PUG: Dichiarazione di intenti.

Scheda di dettaglio



ll Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottopone all'esame del Consiglio il punto n.3 dell'ordine del giorno ad oggetto: "PUG: esposizione documento programmatico - Avvio del procedimento", ed invita il Sindaco ad intervenire;


IL SINDACO effettua la seguente comunicazione: - "Io ho già chiarito in conferenza dei capigruppo quale è il senso di questa iniziativa oggi in Consiglio comunale. Abbiamo condiviso la circostanza che il Pug è un atto di Giunta, ma io intendevo portare in Consiglio questo argomento avendo predisposto un documento che ho distribuito a tutti i consiglieri perché intendevo aprire su questo argomento un dibattito che al di là del documento già redatto da parte dell'amministrazione intendevo avere solleciti, riscontri, integrazioni e tutto quanto può essere utile perché cominciamo un percorso molto importante per la nostra città. Voi sapete che il Pug è uno strumento talmente importante che abbiamo il bisogno e il dovere di redigerlo, approvarlo e farlo funzionare.
Io non elencherò e non vi leggerò il documento perché nella prima parte si fa un elenco di tutta la normativa regionale sottesa a questo procedimento. Devo dire che l'assessore Barbanente ha fatto un ottimo lavoro e penso che sia un lavoro che altre regioni ci stanno invidiando, nel senso che è riuscita a dare indirizzi normativi. Poi dipenderà da ogni singolo ente svilupparli e radicarli nel proprio territorio. Noi cercheremo all'interno di questo quadro che l'assessore Barbanente ha delineato di metterci il nostro Pug, calare le nostre esigenze attraverso questo processo che porterà all'approvazione del Pug e che stasera intendiamo iniziare.
Noi sappiamo che il nostro stato della pianificazione a Copertino è in una fase di stallo. Abbiamo lo strumento di carattere generale che è nato già vecchio. Io ricordo le battaglie non solo in Consiglio comunale, ma non è colpa di nessuno. I tempi sono stati questi. Ricordo le battaglie in Consiglio comunale, nei partiti, quelle dei tecnici di Copertino che denunciavano alcune anomalie. Quella che principalmente mi ha colpito e mi è rimasta nella mente era l'anomalia dei comparti.
Ognuno di noi vive questa anomalia. Noi abbiamo 21 comparti dei quali realizzati due, tre. E attraverso il nostro lavoro si sa quanto è difficile realizzare il comparto. Quella filosofia urbanistica era frutto di una vecchia concezione che poteva andare bene negli anni '80. Quando è stato approvato il nostro PRG, nel 2000, era già vecchia e superata, e soprattutto era incongrua e non idonea a quello che era il nostro territorio comunale, fatto di piccoli lotti, piccoli suoli, frazioni di suolo, per le quali i nostri genitori hanno investito denaro e lavoro, che mal si concilia con lo strumento comparto rispetto al loro desiderio o aspettativa per costruire la casa per il figlio. La normativa è particolare, prevede un piano, prevede il sacrificio di alcuni proprietari di terreno che devono rinunciare al loro desiderio pur di realizzare il comparto.
Il Pug nell'ambito di questo nuovo sistema normativo delinea un approccio metodologico del tutto nuovo, al quale approccio il PRG di Copertino dovrà essere conformato. Noi vogliamo soprattutto tenere conto dei seguenti aspetti. La pianificazione deve essere condivisa e le previsioni di piano praticabili. Già smontiamo con il vecchio concetto del comparto.
La componente strutturale del piano deve definire il contesto e gli ambiti in cui si realizzano i contenuti della componente programmatica. La componente programmatica deve definire il quadro degli interventi da realizzare nel breve e medio periodo, a partire dalle domande emergenti, dalle occasioni di investimento e dalle risorse pubbliche e private utilizzabili mediante una selezione di obiettivi prioritari e una valutazione di tempi e risorse necessarie all'attuazione.
Il Comune farà ricorso alle cosiddette pratiche perequative che consentono di evitare o attenuare ricorso a vincoli di esproprio, la cui attuazione risulta difficoltosa. Potrebbe individuare previsioni condizionate, la cui attuabilità di queste previsioni è subordinata al verificarsi di determinate circostanze, come la realizzazione di infrastrutture o il completamento delle trasformazione in contesti limitrofi. Cosa vuol dire? Molto spesso noi diamo il permesso a costruire senza le strutture esistenti. E questo è un grave handicap, con tutto il percorso negativo che di questo ne consegue.
Vi deve essere un rapporto tra parte strutturale e parte programmatica del piano favorendo accordi tra i diversi soggetti territoriali. Accordi caratterizzati da flessibilità, vale a dire che lascino invariati gli obiettivi di lungo periodo, ma li coniughino con obiettivi mutevoli di breve periodo. Vi deve essere un rapporto tra piano e politiche territoriali, anche in funzione delle risorse comunitarie relative al ciclo di programmazione 2007 - 2013. E qui ci agganciamo ai finanziamenti comunitari. Dovranno essere valutate le concrete capacità operative locali stimabili sulla base delle risultanze e dell'interazione sociale da attivare nel processo di pianificazione anche volte a raccogliere in modo trasparente le istanze di intervento degli operatori privati. Profit e non profit, a garanzia dell'effettiva realizzabilità delle previsioni del piano. Naturalmente dette istanze dovranno essere vagliate in relazione ai sopra indicati criteri del nostro Pug e alle politiche di salvaguardia e valorizzazione delle varianti strutturali.
Noi effettueremo le scelte localizzative in piena trasparenza tramite le procedure di manifestazione di interesse. Questo è un altro elemento molto importante, un grande strumento operativo. Consentiranno di individuare le aree e interventi non solo sulla base della compatibilità territoriale e urbanistica definita dal Pug, ma sulla base della ottimizzazione dell'interesse pubblico, compatibilmente con le politiche di tutela del Pug e dei criteri di dimensionamento. Il Pug deve stabilire i comparti urbanistici o altri meccanismi che consentono l'applicazione del principio della perequazione introdotto dall'Art. 2 della legge regionale 20/2001 e di quanto indicato all'Art. 14 della medesima legge. A questo scopo il Pug può suddividere il territorio comunale in distretti perequativi, individuati in base allo stato di diritto e al stato di fatto, indipendentemente dalla destinazione specifica, pubblica o privata, assegnata loro dal disegno del piano urbanistico.
Questo è un elemento importante, di grande operatività. È la novità. Noi possiamo attraverso questo strumento non dico superare la destinazione dei suoli, ma ottimizzare quella destinazione nel migliore modo possibile. In quella famosa frase di urbanistica partecipata, dicevamo tempo fa.
Chiaramente questa disciplina urbanistica deve comunque essere finalizzata al contenimento del consumo di suolo, al risparmio energetico e all'uso di tecnologie ecocompatibili e sostenibili, alla riduzione dell'inquinamento acustico e luminoso, all'aumento della permeabilità dei suoli urbani, anche mediante la previsione di specifici indici di densità vegetazionale e di reti ecologiche quali fattori di rigenerazione ambientale degli insediamenti urbani, all'abbattimento delle barriere architettoniche, allo sviluppo della mobilità pedonale e ciclabile.
Il nostro Pug si articolerà in due grossi momenti: le previsioni strutturali e quelle programmatiche. Io sto cercando di fare una sintesi del documento che è a disposizione dei consiglieri.
Il processo di costruzione, e qui mi rivolgo al consigliere Nestola, dovrà essere scandito non solo dalle tappe determinate dalla legge regionale 20/2001, ma anche dalla fase di coinvolgimento e di confronto con la popolazione. Il piano dovrà essere in tal senso un piano partecipato, discusso e costruito con la gente e articolato come appresso indicato. Una prima fase progettuale finalizzata alla redazione del DPP, Documento Programmatico Preliminare, dovrà essere svolta attraverso incontri di lavoro strutturati con associazioni, professionisti, operatori economici, settori produttivi, mondo della scuola e tutto quanto il resto. Nella seconda fase progettuale, relativa alla redazione del Pug, si dovranno tradurre gli obiettivi del DPP in sette progettuali, attraverso l'attivazione di un laboratorio progettuale permanente per incontri, dibattiti e confronto delle idee, in una continua interazione tra conoscenze tecniche e conoscenze diffuse, secondo una sequenza temporale di temi in discussione da definire in modo flessibile in corso di redazione del progetto e con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
Verranno utilizzate forme di cooperazione interistituzionale e copianificazione fino alla fase di avvio di elaborazione del Pug mediante lo strumento della conferenza dei servizi, sia per acquisizione dei pareri da parte degli enti terzi coinvolti nel procedimento, sia per condividere con gli enti sovraterritoriali le tappe significative del processo di formazione del piano. Sarà compito della Giunta comunale, come previsto dal Drag, con un atto di indirizzo al quale viene attribuito un significato non solo formale in quanto esso è finalizzato a chiarire gli obiettivi politico programmatici per cui si intraprende la elaborazione del Pug; secondo, le forme di partecipazione e concertazione interistituzionale che saranno adottate; terzo, la dotazione strumentale in termini di risorse umane e tecnologiche con cui si intende portare a compimento la costruzione del nuovo strumento urbanistico.
Gli strumenti saranno l'ufficio del piano, la carta tecnica regionale, il Sit e la informatizzazione. Per piano partecipato intendiamo e vogliamo coinvolgere gli attori economici e produttivi, le aziende agricole, gli operatori turistici, gli operatori delle settore delle costruzioni delle infrastrutture, gli operatori industriali e commerciali.
Un altro strumento di partecipazione sarà il forum del Pug. Un forum accompagnerà in diverse forme l'intero processo del piano, interagendo sia con la costituzione del quadro conoscitivo, sia nella costruzione degli scenari e del progetto del piano.
Io avevo anche tra le mie carte elaborato un programma che leggo in sintesi. Chiaramente è solo una indicazione, l'invito lo faccio a tutti per vedere cosa possiamo insieme redigere e formalizzare.
Dopo questo avvio del procedimento attraverso questa discussione in Consiglio comunale noi faremo un atto di Giunta, il vero atto di indirizzo, che terrà conto di questa discussione, degli incontri con i tecnici e di tutti i suggerimenti dei privati cittadini che vogliono collaborare a questa formazione.
La terza fase sarà la costituzione dell'ufficio del piano e poi mano mano tutti quelli incontri pubblici con il meccanismo di coinvolgimento e partecipazione che vedrà tutte le associazioni, categorie, operatori commerciali e industriali interessati. Vogliamo sventare il pericolo che al di là delle buone intenzioni del PRG e al di là della lunga gestazione, abbiamo poi vissuto in prima persona un PRG strumento superato. Se, invece, diamo i tempi giusti a questo nostro progetto del Pug e nel fase preliminare riusciamo a coinvolgere tutti gli operatori commerciali, industriali, tecnici professionisti... Io l'altra volta ho vissuto in varie fasi il PRG come strumento generale e vi posso assicurare che molte osservazioni che venivano dai tecnici erano fondate, dovevano essere ascoltate. Purtroppo succede che lo studio astratto teorico, anche letterario, porta a conseguenze pratiche molto spesso inaccettabili. Se, invece, il percorso viene invertito, utilizzando gli strumenti tecnici, scientifici, professionali, ma ascoltando chi opera sul territorio, chi è radicato, chi conosce le nostre esigenze, probabilmente lo strumento nascerà nella maniera più idonea possibile per le nostre esigenze.
Aspetto osservazioni. Il mio intervento è a spazzi, ma non volevo tediare tutti quanti con il documento per intero. Avendolo letto mi auguro che vi siano suggerimenti".


Segue un'ampia discussione con la partecipazione dei Consiglieri, De Lorenzi, Ruberti, Esposito, Nestola P., Inguscio, Alemanno, Tondo, Pando, del Vice Sindaco e del Sindaco i cui interventi, pur omessi dal corpo della presente, risultano integralmente riportati nel verbale della odierna seduta ed al quale si fa espresso rinvio.

ll Presidente del Consiglio in conclusione, fa presente che l'argomento non è oggetto di votazione. Che si accoglie il suggerimento del Consigliere Esposito modificando l'oggetto in "PUG: Dichiarazione di Intenti".




  • Data di pubblicazione: 11.05.10
  • Numero: 7
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