Mozione sottoscritta da otto Consiglieri Comunali.

Scheda di dettaglio



Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottopone all'esame del Consiglio il punto n.7 dell'ordine del giorno ad oggetto:"Mozione sottoscritta da otto Consiglieri Comunali", comunica che la prima firmataria è il consigliere Alemanno che dovrebbe leggere la mozione, ma è assente.

Il Consigliere Tondo fa presente che la mozione è stata già letta e che stiamo aspettando la risposta del Sindaco;

Il Presidente del Consiglio invita il Sindaco a rispondere per la mozione;

Il Sindaco risponde: Io l'altra volta ho risposto. È una mozione, bisogna discuterla. Qualcuno mi ha chiesto di avere più dati di conoscenza su questa grave situazione che si è venuta a creare per la quale tutti quanti abbiamo avuto momenti di partecipazione non solo emotiva, ma anche istituzionale e personale( continua il suo intervento mediante lettura della relazione depositata agli atti del Consiglio);
Ve la leggo e la lascio agli atti. Io mi sto limitando, signori, a leggere tutti i passaggi con i dati e con le sentenze e provvedimenti amministrativi, ma anche giurisdizionali da parte di Consiglio di Stato e di Tar che hanno fatto parte di una deliberazione della Giunta con la quale fu fatta quella famosa proroga dei due mesi a cavallo, dopo il secondo periodo di proroga dei 18 mesi concessi dalla Giunta Marcucci e poi dal commissario al signor De Benedittis per lo spostamento del comparto 19.
Su questa prima proroga dobbiamo fare mente locale e ricordarci quello che ha detto l'Eni. Attenzione, non aveva impugnato nelle controdeduzioni il merito. Ha detto: comunque il nostro rappresentato si attiverà per avere un altro impianto. Era logica questa proroga. L'Eni dice: siccome sto procedendo a un percorso di ricerca... ma c'era qualcosa in piedi, era vero, abbiamo seguito le vicende attraverso contatti con l'Eni. C'era questo concreto, possibile, spostamento dell'impianto dall'ubicazione attuale al comparto 19. Poi su questo c'è anche ricorso al Tar. Da una parte De Benedittis chiede una proroga, dall'altra parte impugna al Tar con la sospensiva che non interviene. (Continua la lettura).
Lui ricorre al Tar e il Tar dà torto perché c'era una carenza di partenza probabilmente. Io non voglio fare le pulci a chi ha fatto ricorso. Lui fa ricorso al Tar, non c'è una sospensiva, però c'è un'ulteriore proroga da parte del commissario di altri 18 mesi che dice: visto che hai avuto la tua istanza rigettata, visto che hai fatto ricorso al Tar e probabilmente tu mi dici che potresti ottenere un esito favorevole io ti prorogo altri 18 mesi. Attenzione, stiamo parlando di tutte le iniziative, risorse, istanze, rivolte allo spostamento dell'impianto verso il comparto 19. Ora non voglio fare commenti, ma sembrerebbe che da una parte l'Eni e l'interessato avessero puntato le loro aspettative, quindi risorse e impegni economici, sul comparto 19 senza considerare quelle situazioni. Compartisti, 51%, parere sfavorevole etc..
Il Tar respinge il ricorso di De Benedittis sul parere sfavorevole del Suap. A quel punto noi avremmo dovuto arrenderci. Il Consiglio di Stato, ancora non si conosceva la sospensiva. In piena estate noi non conoscevamo che c'era già in atti una sospensiva sul ricorso dell'Eni al Consiglio di Stato che sospendeva il primo provvedimento originario dello smantellamento.
Ci siamo insediati. Si fa un'ulteriore proroga e noi diamo 18 mesi, altri due mesi perché diciamo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul primo ricordo del 2006 presentato dall'Eni etc. etc.. Facciamo questa ulteriore proroga. Io voglio essere oneste. Si badi bene, la proroga atteneva allo spostamento del comparto 19, non faceva riferimento al salvare il vecchio impianto. Ma diciamo che si fanno queste interpretazioni, quindi abbiamo detto: ulteriore proroga perché siccome l'interessato nel presentare la sua istanza di spostamento al 19 aveva chiesto anche la conferenza di servizi, chiediamo noi come Giunta all'ufficio se fosse possibile cercare di individuare un percorso di valutazione dell'istanza non tanto per quello che lui ha chiesto, ma anche come articolo 5 in deroga con la conferenza dei servizi. Era un modo per dare la proroga.
Abbiamo fatto il possibile, forse non tutto, perché si può sbagliare, ma abbiamo già fatto. Si dica, attenzione che forse in quella istanza c'era una richiesta sottesa alla conferenza dei servizi che non sta né in cielo né in terra. Il comparto non è zona agricola, lo so perfettamente.
18 mesi, due mesi con quella motivazione, ma una volta fatta l'istanza io non posso dire all'ufficio "fai la conferenza" se è una cosa che non è dovuta. Io posso limitarmi a dare un indirizzo, a individuare un percorso e la Giunta per onestà e con coraggio si è presa questa responsabilità dicendo: attenzione che De Benedittis ha chiesto anche la conferenza dei servizi.
Per due motivi non era attuabile. Prima c'era il suolo che era compatto. Secondo, bisogna fare i conti con il progetto del 51%. Così funziona il nostro P.R.G.. Non me lo sto inventando io.
Con un po' di buon senso due più due fa quattro. Due ostacoli. Poi ognuno vede le cose come vuole, gli Avvocati dell'interessato, gli Avvocati dell'Eni, gli opinionisti copertinesi. Non voglio menar vanto di questo senso di comprensione al problema.
Adesso il Consiglio sta qui. Io mi rendo conto di aver letto dati che per me sono abbastanza chiari perché li ho vissuti in pieno agosto, li ho rivissuti ogni mese, ogni volta abbiamo fatto riunioni, gli amici mi hanno detto incontriamoci, parliamo con i suoi tecnici. Ho parlato almeno tre, quattro volte con i suoi Avvocati e tecnici.
Il Consiglio di Stato si pronuncia e nonostante il primo atto di sospensiva che faceva ben sperare... In tutto questo il Comune è rimasto contumace. Il che vuol dire: caro Tar, caro Consiglio di Stato, fai il possibile. Che cosa è successo? Io con tutta la moderazione possibile, con atto di responsabilità, vi chiedo e ci chiediamo: cosa si può fare in questo momento? C'è una situazione in corso, nel frattempo l'interessato non si è fermato e ha ragione. Io di questo ne prendo atto e lo incoraggio, come cittadino, come privato e come Sindaco.
Ha presentato un'ulteriore istanza. Io cosa devo fare? Dire all'ufficio che deve istruirla e dare un parere quanto prima possibile per completare iter cominciato nel 2006. Tutti quanti abbiamo diritto a dare una risposta. L'ha già avuta in qualche modo. È suo diritto e per questo sono d'accordo con lui, che lui segua altri percorsi. Un'ulteriore istanza nella quale chiede di concludere con il procedimento iniziale che per alcuni versi qualcuno può considerare concluso con il Consiglio di Stato e quell'altro può essere... Non sta a me dire come si deve comportare l'ufficio.
Io vi chiedo, se volete in questa sede, se vogliamo in altra sede, con uno strumento più snello... La Giunta l'ha fatto, anche io, gli amici della maggioranza tutti l'hanno già fatto. Può darsi che qualcosa ci sia sfuggito. In quest'ottica mi sono incontrato più di una volta con i tecnici dell'interessato nonché con gli Avvocati dell'Eni, ai quali ho chiesto lumi. Parliamo di Avvocati che hanno studi non come il mio. Io, però, aspetto ancora la soluzione. E saremo felici di accoglierla, delle persone che hanno perso il lavoro, dell'interessato.
Io esprimo la massima solidarietà a queste persone, altrimenti non avremmo fatto quella che qualcuno di voi diceva che c'entra. La proroga l'abbiamo fatto con atto di responsabilità. Per fortuna è intervenuta quella sospensiva che stranamente nessuno ha conosciuto. Al posto di quelle due proroghe 18 e 18... Mettere in campo che c'è la sospensiva. Avremmo fatto proroga unica motivata con la sospensiva del Consiglio di Stato e basta.
Questo è un altro strano buco nero che in questa vicenda io non sono riuscito a colmare e a spiegare perché uno fa il ricorso al Consiglio di Stato. Io sono convinto che l'interessato copertinese non conosceva, non c'è dubbio. Altrimenti piuttosto che chiedere proroghe un po' ballerine e sempre a tempo bastava dire: io ho avuto una sospensiva, rispettatela.
Questo è successo. Io non voglio fare l'investigatore, però sono rimasto al quanto sorpreso di questa anomalia.
La seconda proroga di questa amministrazione l'abbiamo utilizzata correttamente. Questo è quanto posso dire al momento, con quell'altro percorso che De Benedittis ha innestato. Io non so quale è il compito del Consiglio. Questa amministrazione in tutti i sensi ha fatto il possibile, umanamente, giuridicamente, con atti concreti. Ma parliamo del 2006, non stiamo parlando di una situazione che è nata adesso. E parliamo di uno spostamento in un comparto dove ci sono altri interessati.
Concludo questa piccola carrellata. Per quanto riguarda il 19 avevano fatto ricorso anche gli altri, oltre all'interessato. Non ci sono preferenze da parte di questi uffici. Hanno avuto motivazioni diverse e hanno fatto ricorso al Tar. Non ci sono corsie preferenziali. Era precedente il loro progetto e stanno attendendo la sentenza. I compartisti, il 51%.
Ci sono due situazioni: chi attende il risultato da parte del Tar e chi spera in una modifica della situazione e per quanto ci riguarda noi ci auguriamo che così avvenga. Saremo felici se questo fosse possibile.
Abbiamo discusso sempre e dappertutto. Siamo pronti a rincontrarci in maniera più approfondita. Se qualcuno ha una soluzione ben venga. Nessuno ha voglia di andare a infierire, vogliamo solo trovare una soluzione. Rimbocchiamoci le maniche, mettiamo in moto tutte le nostre conoscenze, tecniche, giuridiche e troviamo una soluzione. Questo è quanto posso riferire.


Seguono gli interventi dei Consiglieri Nestola F.,Tondo, De Lorenzi e di replica del Sindaco i cui interventi, pur omessi dal corpo della presente, risultano integralmente riportati nel verbale della odierna seduta ed al quale si fa espresso rinvio.


  • Data di pubblicazione: 01.07.10
  • Numero: 28
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