Approvazione verbale seduta consiliare del 29.12.2009

Scheda di dettaglio

Alle ore 09,55 il Segretario procede all'appello : presenti n.19 Consiglieri - assenti n. 2 Consiglieri( Pierluigi Pando, Mauro Valentino).

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda dichiara valida la seduta e da corso alla cerimonia di commemorazione dei due cittadini Copertinesi: Polo Giovanni, deportato e morto nel lager nazista di Mauthausen, Martina Giuseppe deportato in campo di concentramento in Germania e attualmente vivente, che sono stati insigniti con medaglia d'oro dal Presidente della Repubblica;

Nel corso della cerimonia seguono gli interventi del Sindaco, del Consigliere Giovanni De Lorenzi e del Sig.Martina Salvatore che se pur omessi dal corpo della presente risultano integralmente riportati nel verbale della odierna seduta ed al quale verbale si fa espresso rinvio;


Si passa all'esame del 1° punto all'o.d.g.


Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda invita il Consiglio ad esprimersi per l'approvazione del verbale della seduta consiliare svoltasi in data 29 dicembre 2009;

Non essendoci interventi in merito il C.C. passa alla votazione su invito del Presidente.


IL CONSIGLIO COMUNALE


Visto il verbale della seduta consiliare precedente, svoltasi in data 29 dicembre 2009 comprendenti le delibere CC dal n.39 al n.41, che si allega al presente atto ;

Ritenuto dover approvare detto verbale consiliare dandolo per letto;

Visto il parere favorevole, allegato al presente atto, espresso dal responsabile del servizio in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell'art.49 del decreto legislativo n.267 del 18.8.2000;

Con n.19 voti favorevoli espressi in forma palese da n.19 Consiglieri presenti e votanti;


D E L I B E R A


Di approvare l'allegato verbale della seduta consiliare precedente, svoltasi in data 29 dicembre 2009, comprendenti le delibere CC dal n.39 al n.41.









COMUNE DI COPERTINO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 DICEMBRE 2009

Alle ore 9,35 il Segretario procede all'appello: presenti 18 - assenti 3(Chiriatti, Viva, Alemanno);

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda esprime i più sinceri auguri per il Natale passato alla città e al Consiglio comunale.

PUNTO 1 O.D.G.

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda dichiara valida la seduta e invita il Consiglio ad esprimersi per l'approvazione dei verbali delle sedute del 23 novembre 2009 e del 30 novembre 2009.

PRESIDENTE - Si passa alla votazione.


IL CONSIGLIO COMUNALE

Visti i verbali delle sedute consiliari precedenti, svoltesi in data 23 e 30 novembre 2009 comprendenti le delibere CC dal n.24 al n.38, che si allegano al presente atto;

Ritenuto dover approvare detti verbali consiliari dandoli per letti;

Visto il parere favorevole, allegato al presente atto, espresso dal responsabile del servizio in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell'art.49 del decreto legislativo n.267 del 18.8.2000;

Con n. 17 voti favorevoli, n. 1 astenuto(Ruberti), espressi in forma palese da n. 18 Consiglieri presenti e n.17 Consiglieri votanti;

D E L I B E R A


Di approvare gli allegati verbali delle sedute consiliari precedenti, svoltesi in data 23 e 30 novembre 2009, comprendenti le delibere CC dal n.24 al n.38.
PUNTO 2 O.D.G.

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottopone all'esame del Consiglio il punto n. 02 dell'ordine del giorno ad oggetto: Approvazione schema di convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio - assistenziali inerenti il Piano Sociale di Zona 2010 - 2012 dell'Ambito di Nardò.

PRESIDENTE - Prego assessore Calò.

ASSESSORE CALÒ - Per il nuovo piano di zona si hanno a disposizione, come potete vedere dalla scheda di programmazione, 6.421.562,40 euro, quindi queste risorse vanno impiegate in nuovi interventi e nuovi servizi.

PRESIDENTE - Prego consigliere Esposito.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Visto che si tratta di una riapprovazione di una convenzione che ha già avuto quattro anni di vita con la proroga del commissario, io sarei curioso di sapere se è stato fatto uno studio per vedere come ha funzionato questa associazione dei Comuni. Che ricadute ci sono state per il nostro paese? È una delle tre forme previste per la gestione associata dei servizi sociali. Se ci limitiamo a dire sempre Comune capofila, io vorrei capire Copertino... Non dico vantaggi, ma non vorrei che ci fossero stati svantaggi.
Avete un quadro di sintesi sul funzionamento del rapporto con gli altri Comuni nei quattro anni passati? Se non abbiamo elementi di valutazione non credo che sarebbe giusto approvare per i prossimi tre anni... Anche perché credo che sia prevista la delega al Comune di Nardò per l'approvazione del piano. È una forma molto snella questa.

ASSESSORE CALÒ - La gestione associata ha portato alla premialità dell'ambito territoriale di Nardò. Che cosa significa? Che sono state impiegate bene le risorse che abbiamo ottenuto dalla Regione. In effetti sulla scheda che c'è, per quelle voci c'è stata la premialità, non per tutte. C'è uno schema di programmazione che è stato aggiornato al 7 ottobre 2009, quindi la voce "risorse premiali" quelle sono le premialità che sono state attribuite all'ambito. Responsabilità familiari, contrasto alla povertà. Con la premialità che noi abbiamo ottenuto, questa premialità è stata impiegata maggiormente per il contrasto alla povertà. Sono stati dati maggiori contributi alle famiglie. Questo è risultato.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Io chiedevo se è disponibile, se i nostri servizi sanno. Quando si parla di contrasto alla povertà è una voce dell'intervento, i Comuni sono sei. Come sono state distribuite queste risorse in percentuale?

ASSESSORE CALÒ - È in base al numero degli abitanti. Teniamo conto che noi siamo il secondo paese dell'ambito, dopo Nardò. Loro hanno 30.000 abitanti, noi 25.000. È tutto in proporzione. Si può dire che noi siamo alla pari di Nardò. Praticamente si fa così, in base al numero degli abitanti. Ci sono tutte le schede che sono depositate all'ambito. Poi si può chiedere ai nostri funzionari.

CONSIGLIERE INGUSCIO - Come mai non è presente il funzionario dei servizi sociali che poteva relazionarci meglio sull'argomento, proprio per rispondere in maniera più dettagliata e precisa alle domande dei consiglieri.

ASSESSORE CALÒ - Io ieri glielo ho chiesto, era anche disponibile.

CONSIGLIERE INGUSCIO - Perché non è venuto?

ASSESSORE CALÒ - Se vogliamo lo possiamo chiamare, è in ufficio, non ci mette niente a arrivare. Qua si tratta di riconfermare la convenzione che era già stata fatta quattro anni fa, è identica, non è cambiato nulla.

CONSIGLIERE INGUSCIO - Qualche sostituzione c'è stata nell'ambito del Comune di Copertino di persone.

ASSESSORE CALÒ - Di persone, stiamo parlando di figure che esistono lì, ma non della convenzione. La convenzione è la stessa a quella di quattro anni fa. È identica. I componenti sono diversi, ma non c'entra niente. Nella convenzione non ci sono i nomi di chi compone l'ufficio di piano.

PRESIDENTE - Altri interventi? Consigliere Nestola.

CONSIGLIERE NESTOLA - Credo che sia necessario fare un chiarimento. Il piano di zona rappresenta una nuova concezione delle politiche sociali, non più in termine localistico ma di ambito. Già nella passata amministrazione si è provveduto a regolamentare tutta la materia che riguarda le povertà in generale. Di fatti attualmente il piano ha trattato il problema della prima casa, ha trattato il problema dell'assistenza agli anziani e via dicendo, dei diversamente abili. Fondamentalmente qui le risorse regionali arrivano se il piano funziona e nel piano c'è anche la partecipazione del distretto sanitario e quant'altro. Ecco perché poi la sede del distretto è Nardò. Noi tempo fa perdemmo la sede a Copertino. Il mio augurio è, poiché le notizie vanno in tal senso, che Copertino possa ritornare a essere sede di distretto, pertanto ritornerà a essere sede di piano di zona. Perciò io credo che certamente dobbiamo dare il nostro voto favorevole alla continuazione di questa esperienza che non è soltanto di piano di zona che riguarda i nostri Comuni, ma tutta la provincia di Lecce, nella consapevolezza che le tematiche che sono state affrontate tra cui la formulazione di un piano... Vedete, aver creato un progetto è significato studio, partecipazione. Oggi ne dobbiamo raccogliere i frutti.
Secondo me l'unico errore che è stato fatto è che è stato poco sensibilizzato il piano. Forse meriterebbe, per la grande portata che c'è nell'ambito dei regolamenti, avere una seduta monotematica per andare a prendere visione di un mondo che sta cambiando e sul quale è giusto che le forze politiche diano anche i propri contributi e esprimano il loro pensiero.
Pertanto il voto dell'associazione che mi onoro di rappresentare Partecipare per Cambiare è certamente favorevole, perché chiaramente sarebbe soltanto da irresponsabili pensare di poter non approvare questo piano. Questo piano di zona è qualcosa di bello che può cambiare veramente la situazione dei bisogni della nostra gente, dal diversamente abile, all'anziano alle povertà in generale. Grazie.

PRESIDENTE - Prego consigliere Tondo.

CONSIGLIERE TONDO - Penso che dobbiamo chiarire un po', perché l'intervento di Pietro è interessante, però noi stiamo affrontando il problema della convenzione, non quello dei contenuti del piano.

ASSESSORE CALÒ - Poi passeremo all'approvazione del piano. Lo faremo noi, tutti quanti i Comuni.

CONSIGLIERE TONDO - Noi dobbiamo affrontare l'esame della convenzione. La convenzione risponde a tre esigenze. La prima è chi prende le decisioni. La prima questione che attiene alle istituzioni, ai pertenariati. In questo caso noi abbiamo un'associazione per convenzione. Chi prende le decisioni? Costituzionalmente le decisioni sono prese dai Comuni perché sono gli enti locali che scelgono liberamente di aderire a una visione più ampia, quella dell'ambito territoriale. Il potere, quindi, è dei Comuni. Prima di delegarlo questo potere bisogna ragionarci.
La seconda questione è l'organizzazione. Come si organizza un servizio. In questo caso un servizio territoriale. Ovviamente un servizio si organizza sia per obiettivi, cioè ci si mette insieme per perseguire obiettivi in maniera più celere, più economica. Queste sono le due esigenze alle quali si cerca di rispondere.
Il terzo elemento è l'amministrazione. La convenzione è piena di contraddizioni, caro Pietro. Lo so, è stato deciso. Io sono andato a leggerla la convenzione perché è una cosa seria. Io ho letto il piano regionale, operativo a ottobre. Nella sintesi che ci è stata proposta era confermata questa cosa. C'è la centralità dell'ufficio per il piano. L'ufficio per il piano può essere duale, cioè possiamo scegliere o l'ufficio Comune del piano. Che significa? Che tutti i Comuni mettono insieme la dotazione di personale di risorse, quindi noi abbiamo optato per l'ufficio Comune del piano. Significa che tutto il personale, le strutture e le risorse necessarie, perché c'è anche un cofinanziamento... Noi abbiamo optato giustamente per l'ufficio Comune. Significa tutti i Comuni, indipendentemente dalla classe di popolazione... Per me il Comune di Seclì è uguale a Nardò. Ufficio Comune significa che le strutture di questi Comuni vengono accorpate, ordinate nell'ufficio del piano.
Non abbiamo, quindi, di aderire all'ufficio dei servizi sociali del Comune capofila. Il piano regionale giustamente dice: si opta di aderire all'ufficio dei servizi sociali del Comune più grande allorché c'è una città con un certo numero di abitanti, con una popolazione di molto superiore agli altri Comuni. Se c'è Bari e poi i Comuni intorno a Bari è chiaro che la dotazione strutturale di risorse e di personale del Comune di Bari è sicuramente superiore a quello di Bitritto. In questo caso, invece, abbiamo dei Comuni che giustamente hanno scelto di fare l'ufficio Comune per il piano.
A me non sembra che noi abbiamo già... Non lo so se il personale dell'ufficio dei servizi sociali del Comune di Copertino fa parte già dell'ufficio Comune per il piano. Non mi sembra che siamo arrivati a questo punto, però siamo convinti di doverlo fare.

ASSESSORE CALÒ - Quello sì.

CONSIGLIERE TONDO - C'è una differenza di gestione finanziaria. Se fai l'ufficio Comune, l'ufficio Comune deve essere pagato dentro quella forbice dal 4 al 10% delle risorse necessarie per pagare le spese di funzionamento. Non so se mi spiego. Significa, quindi, che gli assistenti sociali del Comune vanno più non sul bilancio comunale, ma sul bilancio del piano di zona. Sennò devi riconoscere al Comune capofila una quota finanziaria sul piano finanziario in maniera tale che l'ufficio del Comune capofila paghi gli stipendi con quella quota.
Io leggo nella sintesi che ci avete dato che c'è anche una scansione per formare l'ufficio per il piano. Io vi invito a riflettere su questo. E perché? Perché il problema della organizzazione e del servizio è un problema che si può affrontare soltanto con un rapporto di lealtà istituzionale. Lo dice questo il piano regionale. Perché se non c'è lealtà istituzionale tra i Comuni la cosa non funziona.
Voglio che ci ragioniamo un momento. Sicuramente è un percorso che sto facendo per arrivare al punto decisivo che riguarda non solo la tutela degli interessi della nostra comunità, ma anche il ruolo che la nostra comunità deve avere nella rete dei servizi. Pietro, io so che tu hai fatto il tuo dovere nella fase costituente dell'ambito, i primi tre anni. Questo è il secondo piano. Questo secondo piano si pone il problema della realizzazione di una rete di servizi in tutto l'ambito. Ovviamente area di intervento per area di intervento. E noi dobbiamo pure specializzarci in una proposta che non stiamo facendo in questo momento, ma che dovremo fare. Questo è importante, però stiamo attenti che il potere di decisione deve restare in mano ai Comuni come giustamente afferma la norma. Non può essere delegato, signor Presidente. Questo è un punto importante.
Non è scontato perché con questa convenzione noi stiamo delegando il potere di proposta.

ASSESSORE CALÒ - C'è il coordinamento istituzionale.

CONSIGLIERE TONDO - Il coordinamento istituzionale, nella forma in cui è stato messo qui, è debole. E vi spiego perché. Io sono per collaborare con il Comune di Nardò, sono per collaborare con tutti i Comuni dell'ambito in base al principio di lealtà istituzionale.

ASSESSORE CALÒ - Ma l'ufficio di piano dà atto delle deliberazioni fatte nel coordinamento istituzionale.

CONSIGLIERE TONDO - No, l'ufficio di piano, come dice la sintesi che avete proposto... C'è una contraddizione terminologica. Se leggi il piano regionale e fai il confronto con l'elaborazione fatta dal nostro ambito c'è una contraddizione di fondo. Al capitolo che riguarda gli assetti organizzativi gestionali... Stiamo parlando dell'organizzazione. Organizzazione che cosa significa? Significa mettere insieme le risorse umane e materiali e cercare di realizzare degli obiettivi. Dice alla luce del ruolo strategico dell'ufficio di piano. Non è un ruolo subalterno. È un ruolo primario nell'organizzazione, nell'assetto organizzativo del servizio, in quanto punto qualificante l'azione amministrativa del governo locale e del sistema sociale e sanitario l'ambito dovrà adottare le soluzioni organizzative e gestionali più consone agli obiettivi prefissati. Dice l'ambito. Noi, invece, deleghiamo nella convenzione, all'Art. 6. Dice: gli enti convenzionati individuano il Comune di Nardò quale Comune capofila dell'ambito territoriale. E questo va bene. Al Comune capofila è attribuita la responsabilità amministrativa e di gestione delle risorse economiche secondo gli indirizzi impartiti. Questo è un problema che riguarda la procedura di spesa. Io non so se la procedura di spesa, una volta istituito l'ufficio d'ambito, deve essere in capo all'ufficio d'ambito o al Comune capofila.
Onestamente io su questo non ho ancora...

SINDACO - Comune capofila.

CONSIGLIERE TONDO - Non lo so se questo è solo nella fase provvisoria.

SINDACO - È così per la semplice considerazione di carattere tecnico giuridico. Il nostro ambito non è un ente giuridico. Semplicemente per questo.

CONSIGLIERE TONDO - Non c'entra niente questo. Il discorso che sta facendo lei non ha né testa né coda. Il potere dei Comuni è tale da anche produrre realtà istituzionali nuove alle quali delegare il potere. Il potere è dei Comuni. I Comuni possono decidere anche di delegarlo questo potere, che significa?

SINDACO - Non lo stiamo delegando.

CONSIGLIERE TONDO - In questo momento non so se nella definizione e nell'architettura degli ambiti territoriali l'ufficio per il piano, che è un ufficio strategico, ha anche una finanza derivata. L'ufficio per il piano ha una finanza derivata, una finanza che viene dal governo, dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni. Diventa la convergenza di tutte queste linee finanziarie in base alle diverse leggi che alimentano la nuova strategia regionale portata avanti con il piano regionale, con il secondo piano regionale dei servizi sociali. All'Art. 6 dice: al Comune capofila, per far fronte a tutte le attività gestionali connesse all'attuazione del piano di zona, è garantito il necessario supporto tecnico e amministrativo per il tramite dell'ufficio di piano.
L'ufficio di piano non può diventare una struttura subalterna al Comune di Nardò. Se è strategico nell'ambito territoriale come facciamo poi a farlo diventare una struttura che sta dentro il Comune di Nardò. All'Art. 7, funzioni del Comune capofila: il Comune capofila, in attuazione delle deliberazioni del coordinamento istituzionale e per il tramite esclusivo dell'ufficio di piano... Quindi l'ufficio di piano da ufficio strategico dell'ambito diventa una struttura tecnica dentro l'amministrazione comunale di Nardò. Sta scritto qua. Deve adottare tutti gli atti, le attività, le procedure e i provvedimenti necessari all'operatività dei servizi e degli interventi previsti nel piano di zona, gestire le risorse necessarie per l'attuazione degli interventi previsti dal piano di zona. Dare applicazione ai regolamenti e agli altri atti necessari a disciplinare l'organizzazione e funzionamento degli interventi, esercitare ogni adempimento amministrativo. Noi abbiamo deciso di delegare il terzo momento dell'ambito, cioè l'amministrazione al Comune di Nardò. Io non lo so se questo è l'intendimento del Comune di Copertino, del vecchio Consiglio comunale e del nuovo. Io su questi articoli darò il mio voto contrario. L'Art. 6 e 7. Gli altri articoli, invece, possono andare bene sempre in base al principio di leale collaborazione costituzionale.
Perché dico questo? Perché in base a questa convenzione il Comune di Copertino non potrà esercitare un potere reale di definizione del proprio ruolo dentro la rete dei servizi. Io vi invito a andare a leggere gli obiettivi e le procedure stabilite dal piano regionale delle prestazioni sociali. Nel piano regionale e nelle prestazioni essenziali dei servizi sociali ognuno di noi potrà contribuire a elaborare una proposta dei servizi sociali a rete, da quelli domiciliari ai centri diurni, perché il piano dei servizi sociali fa parte di beni immateriali, ma anche di beni materiali. Allora bisognerà anche scegliere quale è la qualificazione sociale che deve avere Copertino. Certo, ogni Comune ha una sua peculiarità. Il Comune di Copertino ho visto che ha un certo numero di famiglie superiore agli altri Comuni. Ho visto che ha un primato con famiglie con sei figli rispetto, invece, agli altri Comuni che questo primato non hanno. Ho visto la popolazione anziana, ma alla fine bisognerà scegliere in quale proposta qualificarsi, se bisogna puntare ai centri diurni per gli anziani, alle prestazioni. Il livello essenziale delle prestazioni, però, dobbiamo garantirlo a tutta la popolazione.
Per fare questo l'ufficio comune per il piano diventa uno strumento esecutivo della programmazione di tutti i Comuni. Se, invece, dobbiamo avere un sistema duale... Anzi, stiamo creando un sistema a tre teste, nel quale il Comune di Nardò onestamente conquista una leader ship. In questo caso, se l'avesse conquistata in un processo di leale collaborazione io direi: bene, sono stati più bravi. Ma in questo caso lo hanno avuto per buona concessione degli altri Comuni, tra cui noi. È una concessione che facciamo coscientemente, è così.

ASSESSORE CALÒ - L'ufficio di piano è composto da risorse umane appartenenti a tutti e sei i Comuni della convenzione.

CONSIGLIERE TONDO - Ma fino a oggi, nella fase di primo avvio. Noi siamo in una fase transitoria, ecco perché la questione è delicata. La fase di avvio è stata quella del volontariato. Ognuno ha messo le proprie cose. Adesso, invece, andiamo in una fase di definizione degli assetti. Infatti si prevede che l'ufficio per il piano acquisisca una sua integrità, con una propria dotazione di personale, con un proprio budget per le spese di personale.
Io ritengo che il Comune di Nardò debba mantenere funzioni amministrative fino a quando l'ufficio Comune per il piano non acquisisce una sua dotazione strutturale, organica. È una fase transitoria quella che vede funzioni amministrative in capo all'amministrazione comunale neretina. Io direi di specificarlo questo nella convenzione, cioè di introdurre una incidentale dicendo che le funzioni amministrative spettano all'ufficio Comune del piano di zona. L'amministrazione comunale del Comune capofila, in questa fase di non definito assetto gestionale, organizzativo e amministrativo, assume le funzioni amministrative, cioè stabilisce i procedimenti. Perché? Tutti i procedimenti amministrativi devono essere stabiliti sia dai Comuni sia dal coordinamento istituzionale. I procedimenti amministrativi, i regolamenti dovranno essere approvati e i regolamenti che approverà il coordinamento istituzionale dovranno essere tutti in capo all'ufficio Comune per il piano.
Io ritengo, quindi, che tutta la parte amministrativa debba andare in capo all'ufficio Comune per il piano, così come prescrive la legge e la programmazione regionale. Una diversa impostazione secondo me sarebbe sbagliata e alla fine costringerebbe il Comune di Copertino, al di là della spesa procapite... Dobbiamo immaginare come sarà la rete dei servizi negli anni a venire, l'integrazione con i servizi sanitari, l'integrazione con le scuole, l'integrazione con i servizi della Provincia, con la stessa Regione. È in questo concerto che va cercato il ruolo preminente che può avere la nostra comunità. Per esempio, immagine che siccome a Copertino c'è la lungodegenza dovremmo avere anche i centri diurni per gli anziani, che dovremmo avere una presa in cura della disabilità attraverso un concerto con le associazioni private. Dovremmo cioè rielaborare tutta la strategia in ambito territoriale allargato, non solo nei nostri confini comunali, in maniera tale che il Comune di Copertino abbia una leader ship in alcuni progetti.
Io sono rimasto male quando ho visto che tutti i progetti realizzati in questi tre anni andranno tutti in capo al Comune di Nardò, non ce ne è uno che dà in capo al Comune di Copertino. Io sono rimasto male per questo, perché nella nostra città ci sono le capacità progettuali per fare queste iniziative. E non voglio che questo si ripeta.

PRESIDENTE - Prego consigliere Nestola.

CONSIGLIERE NESTOLA - Io credo che bisogna chiarire una cosa. Intanto non bisogna dimenticare che Copertino da parecchio tempo non è sede più di distretto, è stato un fatto politico, per cui oggi la sede del piano di zona si trova a Nardò. Parliamoci con molta chiarezza, come è un dato politico attualmente che Copertino ritorna a essere sede di distretto e quello dovrà essere il momento importante perché Copertino possa ritornare a contare. Noi abbiamo fatto tanti Consigli comunali dove abbiamo detto che Copertino nel passato ha pagato cari prezzi alla politica generale. È una mancanza di attenzione. Oggi stiamo parlando del piano di zona.
Intanto premesso che in tutte le realtà la sede del piano coincide con la sede del Comune. Campi Campi, Nardò Nardò, Lecce Lecce e via dicendo, fermo restando che questo periodo di tempo che è passato è servito a impostare fattivamente, per cercare di intervenire sul territorio. E gli interventi li abbiamo visti. È stato un lavoro fatto di concerto tra tutte le amministrazioni comunali, tra tutte le associazioni di categoria, perché il regolamento del piano di zona è passato attraverso un dibattito popolare, dove c'è la partecipazione complessiva di tutti i cittadini e di tutte le istituzioni. È un mondo che sta cambiando.
Oggi, pertanto, bisogna dare atto che fino a oggi chi ha pagato di più in termini economici, di strutture, di personale è stato il Comune di Nardò. Fino a oggi tutte le riunioni, tutte le cose, il personale prevalentemente è del Comune di Nardò. Io non so se il Comune di Copertino avrebbe avuto le risorse necessarie per approntare quello che ha dato oggi, come riconoscimento, perché quando una persona dà qualcosa bisogna riconoscere.
Il Comune di Nardò ha sopportato economicamente il costo più rilevante. Noi abbiamo sopportato il costo per abitante, ma certamente per quanto riguarda vuoi i locali, vuoi il personale... perché noi di personale tante volte non avevamo la possibilità di mandare nessuno, eccetto l'assistente sociale. Quando è stato fatto l'ufficio di piano ci è stata chiesta una partecipazione complessiva, ma noi non avevamo disponibilità di dipendenti. C'è tutta una storia.
In quella occasione, parlo di quando io ero assessore alle politiche sociali, quando avevo chiesto la disponibilità alle persone ci fu qualcuno che per impegni di ufficio non aveva la possibilità di andare all'ufficio di piano. Allora io dico una cosa. Qui sembrerebbe dal tuo ragionamento che dobbiamo reimpostare tutto. Qui è tutto impostato. È una procedura già attuata, definita. Oggi questa convenzione... Intanto non si può cambiare nulla perché sennò bisogna ritornare in tutti gli altri Comuni. Oggi come oggi è la conclusione di un ragionamento di cui bisogna prendere atto. Come Comuni si primeggia nel tempo, qualificando l'azione politica e cercando di far sì che alcune cose non avvengano. Il Comune di Copertino paga o ha pagato uno scotto politico nel momento in cui gli è stato tolto il distretto. Quella è una data che non bisogna dimenticare. Tutte le altre considerazioni sull'importanza del piano e sulle cose è evidente che oggi noi non possiamo che prendere atto di questa convenzione e cercare di partecipare nel miglioramento della conoscenza per capire la portata, perché la portata di questo piano nell'ambito della concezione delle politiche sociali è rivoluzionario. Qui non si ragiona più da soli, si ragiona tutti insieme, è cambiato un mondo, Tonio. E allora in questa situazione, oggi, questo mondo che cambia noi lo dobbiamo interpretare, non più con le concezioni di una volta. È la concezione che è cambiata. Allora fermiamoci a capire come è cambiata, perché è cambiata e dove vogliamo andare.
A questo punto, oggi come oggi, sulla partecipazione o meno, su altri ragionamenti, oggi non c'è che da prendere atto e votarla questa convenzione.

PRESIDENTE - Prego consigliere Ruberti.

CONSIGLIERE RUBERTI - Quello di cui questa mattina dobbiamo parlare è il piano del prossimo triennio, è inutile parlare del passato. Vorrei un chiarimento, vado all'Art. 8, il coordinamento istituzionale. Il coordinamento istituzionale indice la conferenza dei servizi. Assessore, al coordinamento istituzionale oggi chi ha preso parte?

ASSESSORE CALO - Io come assessore e delle volte il Sindaco.

CONSIGLIERE RUBERTI - Più in generale possono partecipare al coordinamento istituzionale su invito dei Comuni anche altri soggetti, ove interessati alla realizzazione della rete dei servizi. Abbiamo detto che naturalmente il piano di zona oggi coinvolge un po' tutti, quindi mi chiedo: una piena compartecipazione delle parti sociali e del terzo settore nel Comune di Copertino è stata già avviata. È possibile che questo sia stato già effettuato e io non ne sia a conoscenza. È possibile che sia una mia carenza. Lo chiedo a lei, abbiamo già attivato questo tipo di compartecipazione? Siccome mi risulta che già sono stati avviati dei tavoli di concertazione a più riprese, mi pare cinque o sei incontri su Nardò sono stati già realizzati, chiedo a voi: abbiamo già partecipato come Comune di Copertino? Sono state già interessate tutte le parti sociali o ancora dobbiamo attivarci a fare questo?

ASSESSORE CALÒ - Dobbiamo ancora attivarci perché come ambito siamo un po' in ritardo. I tavoli di concertazione non sono ancora iniziati.

CONSIGLIERE RUBERTI - I tavoli di concertazione sono già iniziati, hanno partecipato su Nardò agli incontri le parti sociali. Copertino è stata coinvolta? Probabilmente no, siamo in ritardo.

ASSESSORE CALO' - Siamo in ritardo ma come ambito, non come paese. Ci sono stati dei problemi nell'ambito.

CONSIGLIERE RUBERTI - Lasciamo stare quello che è avvenuto nell'ambito, io sto parlando di Copertino, adesso il problema è il nostro. Quello che è avvenuto nell'ambito probabilmente...

ASSESSORE CALÒ - Copertino parteciperà ai tavoli di concertazione.

CONSIGLIERE RUBERTI - Però oggi andiamo intanto a definire una convenzione per la quale non abbiamo preso atto nei tempi utili, mi pare.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Il bando che l'ambito ha emanato per la prenotazione alla partecipazione al tavolo di concertazione è già scaduto. Chi ha già partecipato la prima volta si è già prenotato per gli altri. Non so se si riapriranno i termini. Nel Comune di Copertino il manifesto non l'ho visto, l'ho visto oggi qua sopra affisso che diceva: chi ha interesse a partecipare venga il giorno tal dei tali.

ASSESSORE CALÒ - Presso la sede dei servizi sociali era affisso il bando.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Voi pensato che una persona deve andare o sulla sala comunale o ai servizi sociali per sapere questa... Il bando si rende pubblico.

ASSESSORE CALÒ - Non è mia competenza però l'affissione, ci sono i tecnici.

CONSIGLIERE RUBERTI - Io non a caso ho chiesto chi ha partecipato al tavolo e lei mi ha detto il Sindaco e l'assessore. Come è mai possibile che qualcuno di voi abbia partecipato in quella occasione e dopo di che arriva il 16 dicembre e noi non siamo a conoscenza di questa scadenza. Mi pare al quanto strano.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Il tavolo è già partito, il tavolo partirà con chi era presente il 15 dicembre.

SINDACO - Si può ancora integrare.

CONSIGLIERE RUBERTI - Mi auguro che ci sia la possibilità ancora di partecipare, me lo auguro per tutti.

SINDACO - Dopo la convenzione, è chiaro. Se non abbiamo la convenzione non possiamo partecipare in maniera istituzionale. Lo faremo adesso.

CONSIGLIERE DE LORENZI - Si sta cercando di far passare i nostri interventi come voler screditare il piano di zona. Penso che gli interventi che sono stati fatti fino a ora sono soltanto migliorativi. Si sta cercando di migliorare una convenzione. Penso che questo sia emerso. In altre occasioni, parlo dell'ultima conferenza dei capigruppo, tutto questo è emerso. Mi riferisco anche al Presidente del Consiglio. Queste problematiche ce le siamo poste. Ci siamo chiesti come fare a dare al Comune di Copertino, che è il maggiore azionista, un potere contrattuale nell'ambito di zona. Allora, siccome stiamo passando da una fase di transizione alla fase definitiva, quale migliore momento se non questo della convenzione di dare il giusto ruolo al Comune di Copertino. Sembra come se noi dell'opposizione stiamo facendo la battaglia contro il Comune e la maggioranza a favore del Comune di Nardò.
Per carità, penso che si sta ragionando serenamente, tranquillamente, per cercare di dare un ruolo più forte al Comune di Copertino nel piano di zona. Oltre questo penso che non si è detto altro. Non è vero che non si può intervenire nella convenzione. Voi tutti sapete che in tutte le convenzioni, quella dei rifiuti per quanto riguarda l'Ato, vengono mandate ai Comuni per l'approvazione non come un atto dovuto, ma perché ogni Comune liberamente... È chiaro che poi riapre tutto il discorso dell'iter burocratico, però non è che possiamo continuare a essere assoggettati dalle scelte degli altri. Io penso che noi tranquillamente potremmo cercare o possiamo cercare, attraverso alcune correzioni, di dare maggiore peso nel piano di zona al Comune di Copertino e non lasciare tutta la gestione nelle mani del Comune di Nardò.
È vero tutto quello che l'assessore dice, per carità, però dobbiamo capire pure in questa società per azioni se il Comune di Copertino che è tra il maggiore azionista deve continuare a avere il ruolo alla pari degli altri Comuni. Ma non alla pari in quanto viene considerato a livello di risorse quanto gli altri Comuni, no, perché chiaramente qualcuno dice che a Copertino spetta una percentuale maggiore. Ma questo spetta per un dato puramente tecnico, matematico. Quello che noi stiamo dicendo è: cerchiamo di dare un ruolo più forte al Comune di Copertino nel piano di zona per quanto riguarda le scelte strategiche. Tutto qua.

SINDACO - Solo due considerazioni di carattere generale. Faccio mie le considerazioni iniziali dell'assessore e le osservazioni del consigliere Nestola, che ha vissuto in prima persona questa nascita e sviluppo del piano di zona. Però dobbiamo essere coerenti. Caro Giovanni De Lorenzi, nessuno vi sta accusando di essere strumentali, però non possiamo neanche ascoltare demagogicamente le affermazioni a destra e a manca sul ruolo di Copertino. Chi lo discute? Ci mancherebbe altro.
Se andiamo con ordine mi sembra che alcuni punti sono essenziali e fondamentali. Dicevo a Pietro che naturale sede del piano è la sede di distretto. Da questo non si prescinde. Che questo sia chiaro a tutti, non è che noi abbiamo rinunciato. Se poi leggiamo l'ultimo capoverso dell'Art. 8 della convenzione dice: il funzionamento del coordinamento istituzionale è regolamentato da un disciplinare di funzionamento adottato dallo stesso coordinamento. Questo è lo strumento.
La proposta che bisogna fare in questa sede tutti insieme è: attenzione, chi va a rappresentare il Comune di Copertino deve essere capace di usare quello strumento in maniera intelligente. Questa è la proposta e lo faremo. Io per primo ho detto all'assessore: attenzione, non vogliamo noi sembrare quelli che vanno lì supinamente a accettare, ma questo è lo strumento.
Accetto, invece, cara Rosaria, il problema del ritardo. Su questo non ci piove. È così. Siccome abbiamo adesso approvato la convenzione è chiaro che ha tutto il diritto l'assessore di dire: noi vogliamo riaprire i termini del coinvolgimento. E questo chi ce lo vieta? Andare a fare noi un bando dicendo: care scuole, cari sindacati, cari istituzioni presenti sul territorio, volete dare un contributo anche di idee fattive? Di questo si tratta. Noi possiamo dire: cari sindacati, venite a un tavolo in cui proponete idee, progetti, istanze e strumenti, noi le recepiamo e abbiamo il dovere di portarle nell'ambito. Chi ce lo vieta? Nessuno. Dobbiamo essere artefici in maniera intelligente e utilizzando esattamente lo strumento, soprattutto l'Art. 8 che dice quale è il nostro ruolo. Andiamo lì e facciamoci sentire, con la forza dell'intero Consiglio comunale. Questo è tutto.

CONSIGLIERE TONDO - Io per avere di verità, il Sindaco può dire quello che vuole ma non può trasfigurare le cose. L'Art. 7 della convenzione è chiarissimo. Io chiederò al Presidente del Consiglio di leggerla, perché la convenzione secondo me va approvata articolo per articolo. Qua non si mette in discussione il fatto che Nardò sia il capofila, sia chiaro questo. Anche perché è una scelta nostra, è una scelta della pianificazione regionale.

(Animati interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE TONDO - Non c'entra nulla! Non stiamo discutendo di questo! A me non interessa quale è la sede del distretto, a me interessa che i diritti inalienabili dei cittadini e delle amministrazioni vengano garantiti. Il potere è in capo ai Comuni, non alla sede del distretto.

SINDACO - Ma dove sta scritto questo?! Leggi bene e comprendi! Basta demagogia! In attuazione delle deliberazioni che cosa vuol dire?! Per favore!

CONSIGLIERE TONDO - Il Comune capofila, in attuazione delle deliberazioni del coordinamento istituzionale e per il tramite esclusivo dell'ufficio del piano, svolge le seguenti funzioni: adottare tutti gli atti, le attività, le procedure e i provvedimenti necessari all'operatività dei servizi e degli interventi previsti dal piano di zona. Quello che attua di atti è l'ufficio Comune del piano, non il Comune capofila, questo voglio farvi capire! Dice tramite! Qua ci stanno degli Avvocati, che cosa è dal punto di vista giuridico?

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE TONDO - Scusate, gestire le risorse necessarie per l'attuazione degli interventi previsti dal piano di zona, adottare e dare applicazione ai regolamenti e agli altri atti necessari. È l'ufficio Comune per il piano che dà attuazione ai regolamenti, non il Comune capofila. Esercitare ogni adempimento amministrativo.

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE TONDO - Verificare e assicurare la rispondenza dell'attività gestionale...

(Interventi fuori microfono)

PRESIDENTE - Consigliere Tondo, concluda.

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE TONDO - Io sono stato chiaro su questo. Ho detto che è stato un errore. Io vi pregherei anche di avere anche un po' di amor proprio. Io come consigliere comunale ce l'ho. Signor Sindaco, lei fa proprio lo spiritoso per i miei gusti. Non deve sorridere. Lei deve affrontare seriamente i problemi.
Il Comune di Copertino a un certo punto approva anche un comma dell'Art. 7 che dice: il Comune capofila, per il tramite dell'ufficio di piano trasmette ai Comuni dell'ambito copia delle delibere del coordinamento istituzionale. Questa è una cosa assurda. Il Comune di Copertino ha la stessa dignità del Comune di Nardò. Se il Comune di Copertino partecipa a determinare il potere del coordinamento istituzionale e dell'ufficio per il piano, si riconosce nelle strutture associative. Non può avere un rapporto di subalternità con un altro Comune. E qui, invece, c'è una subalternità.

CONSIGLIERE RUBERTI - C'è qualche perplessità rispetto alla possibilità... Per rispondere al Sindaco, perché siccome quella è una scadenza della Regione Puglia... non è che noi andiamo a Nardò a...

CONSIGLIERE DE LORENZI - È chiaro che non si possono aprire i termini. Giovanni, ha detto che qua stiamo cercando di migliorare questa benedetta convenzione. Non state neanche accettando quello che stiamo dicendo. Mi sembra assurda questa cosa. E poi si stanno beccando personalmente, amministrazione di prima e amministrazione di oggi. Vogliamo cambiare pagina o no? Vogliamo essere autonomi o no? Siamo nella stessa barca, allora cerchiamo di migliorare, cerchiamo di evitare cortesemente interventi personali perché non ci riguardano.

PRESIDENTE - Prego consigliere Esposito.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Io sono molto perplesso per la superficialità con cui si affrontano problemi seri le cui conseguenze verranno nel futuro. Come abbiamo visto, oggi stiamo vedendo le conseguenze delle scelte di quattro anni fa. Finché siamo in tempo dobbiamo cercare di correggere. Mi spaventa la superficialità, perché qui c'è gente che la convenzione non l'ha letta, c'è gente che quando gli viene letto un articolo si ottura le orecchie. Perché quello che ha letto Antonio Tondo a un'analisi testuale di lingua italiana significa che l'ufficio di piano è uno strumento operativo del Comune capofila.

SINDACO - Non è così.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Allora chiariamo!

SINDACO - Non delibera, giuridicamente è così.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Chi ha detto che delibera? Dice che il Comune capofila fa tutte queste cose per il tramite dell'ufficio. L'ufficio diventa strumento nelle mani del Comune di Nardò. Questo è l'italiano. Se non vogliamo questo dobbiamo stare attenti a cambiare la formula, perché se lasciamo quella formula si interpreta così e non può essere interpretato diversamente. Qua non siamo in un'aula di Tribunale dove gli Avvocati si arrampicano sugli specchi.
Per quanto riguarda la tempistica, noi abbiamo l'obbligo di non prendere in giro la gente che ci sta sentendo. Signor Sindaco, lei non può riaprire nulla perché lo scadenziario se lo è dato. Hanno già fatto tutto, vuole che glielo legga? Giovedì 10 dicembre c'é stato un coordinamento istituzionale, 11 dicembre la concertazione tecnica dei servizi, 14 dicembre la concertazione con l'intervento dei sindacati etc.. Il 16 e il 17 dicembre ci sono state le sessioni plenarie. La partecipazione alla prima sessione, quella del 16, significava adesione ai tavoli di concertazione.
Tavoli di concertazione che hanno già cominciato a lavorare, il piano lo stanno facendo. Il piano viene elaborato nel periodo dal 21 dicembre, che è già passato, al 5 gennaio che è prossimo a venire, considerato che c'è anche San Silvestro, capodanno e il 2 gennaio in cui gli uffici sono chiusi. Il 5 gennaio è martedì. Entro martedì prossimo il piano è pronto. L'11 gennaio è già fissata una riunione del tavolo istituzionale per la condivisione del piano, il 12 il piano sarà illustrato al pubblico, il 13 gennaio il piano sarà adottato. Di che cosa stiamo parlando?
L'assessore Calò dice che non è stato affisso perché i tecnici non l'hanno affisso.

ASSESSORE CALÒ - Ho detto che è stato affisso.

CONSIGLIERE ESPOSITO - E secondo te il cittadino o io preside di una scuola superiore devo venire sul Comune per leggere il bando? Abbia pazienza.

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE ESPOSITO - Io, professore Cosimo Esposito, in quanto dirigente scolastico, insieme ai miei colleghi con quel manifesto siamo stati invitati a partecipare il 16 a Nardò. Io non ho visto i manifesti.

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE ESPOSITO - Non c'è più la possibilità di rimediare a questo errore.

(Interventi fuori microfono)

PRESIDENTE - Ci sono altri interventi? Io vorrei fare una considerazione. Io credo che ci debba essere comunque un approfondimento sul piano di zona. Questo Comune puntualmente io credo che non sia stato mai messo nelle condizioni di discutere del piano di zona. Noi come organizzazione siamo invitati a partecipare. Noi come Comune di Copertino non ha questa cultura e di questo do atto alla minoranza. Ma anche noi come consiglieri comunali non abbiamo avuto coscienza o conoscenza di quello che è il piano di zona. Noi abbiamo ancora concezione, credo, dei servizi sociali vecchia maniera. Le nuove politiche non sono state recepite. Quando noi mettiamo risorse come amministrazione comunale nei servizi sociali dovrebbero essere risorse aggiuntive a quello che il Piano di zona ha adottato per legge. Dobbiamo veramente cominciare a ragionare e fare discussioni serie su questo problema. Abbiamo delle non conoscenze, partendo da noi come consiglieri comunali. E credo che in questo gli uffici abbiano una loro responsabilità. Questo lo dobbiamo affrontare e lo dobbiamo appurare. Speriamo che qualcosa la possiamo fare. Il coordinamento istituzionale decide.

CONSIGLIERE RUBERTI - Permettimi solo di dire questo. Come possiamo dire che noi non siamo entrati in pieno sul concetto del piano di zona? Sono ben tre anni che i servizi sociali operano già in questo senso. Quando parliamo di prima dote, di aiuto alle persone in condizioni di disagio etc., sono tutte forme che transitano attraverso il piano di zona. Adesso io voglio fare solo un riferimento. Torno un attimo alla nostra proposta.

PRESIDENTE - Ho parlato di coinvolgimento.

CONSIGLIERE RUBERTI - Prima ha detto che i servizi sociali noi li intendiamo alla vecchia maniera. Ma non può essere così. Quando noi abbiamo fatto una proposta non a caso l'abbiamo fatta, perché sapevamo già che le risorse che venivano stanziate per le persone bisognose, per le famiglie etc., transitavano già attraverso i piani di zona. Non a caso abbiamo fatto quella proposta sulla quale si è tanto parlato e strumentalizzato. Non a caso. Sappiamo bene, quindi, quello che è il piano di zona, ci mancherebbe altro.

PRESIDENTE - Per quale motivo non ha partecipato alle riunioni?

CONSIGLIERE RUBERTI - A quali riunioni si riferisce? Io prima non a caso ho chiesto al Sindaco e all'assessore: chi ha partecipato al coordinamento istituzionale? Perché conoscevo quelle scadenze di cui parlava prima il consigliere Esposito. Abbiate pazienza. A quale riunione avrei dovuto partecipare?

PRESIDENTE - Al bando.

CONSIGLIERE RUBERTI - A quale bando? Io a titolo personale partecipavo a un bando? Dice qui su invito dei Comuni.

PRESIDENTE - Ho rimproverato una carenza da parte dell'istituzione. Non solo politica, ma anche da parte degli uffici.

CONSIGLIERE RUBERTI - Cerchiamo di valutare bene prima di procedere.

PRESIDENTE - Non ci sono altri interventi. Passiamo alla votazione articolo per articolo. Votiamo per l'Art. 1. Chi è d'accordo?

VOTAZIONE
FAVOREVOLI - 15
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 2.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 3. Prego consigliere Tondo.

CONSIGLIERE TONDO - Io propongo la soppressione dell'ultimo capoverso dell'Art. 3 che dice questo: il soggetto titolare o responsabile per la gestione in forma associata dei servizi e delle attività previste nel piano di zona per le politiche sociali è il Comune capofila per il tramite degli organi associativi. Secondo me il soggetto titolare rimane i Comuni che si associano tramite convenzione e che si danno un proprio organo di governo che è il coordinamento istituzionale e un proprio ufficio Comune di gestione che è l'ufficio di piano. Secondo me questa parte dell'articolo è da sopprimere. Propongo la soppressione dell'ultimo capoverso. Non avremmo dovuto costituire l'ufficio Comune per il piano. Avremmo dovuto aderire all'ambito, affidando al Comune di Nardò la gestione degli interventi. Il coordinamento istituzionale diventa un tramite del Comune capofila, mi sembra troppo.

PRESIDENTE - Si vota sulla proposta di soppressione. Chi è d'accordo?

VOTAZIONE
FAVOREVOLI - 1
CONTRARI -12
ASTENUTI - 5

PRESIDENTE - Ora dobbiamo approvare l'articolo 3.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -12
ASTENUTI - 6

PRESIDENTE - Art. 4.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 5.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 6. Prego consigliere Tondo.

CONSIGLIERE TONDO - Coerentemente con le posizioni che ho assunto, anche qui, all'ultimo comma, l'articolo recita: al Comune capofila per far fronte a tutte le attività gestionale connesse all'attuazione del piano di zona è garantito il necessario supporto tecnico e amministrativo per il tramite dell'ufficio di piano. Io rimango sempre dell'avviso che l'ufficio di piano deve essere lo strumento di tutti i Comuni, non solo del capofila. Per me è da sopprimere.

PRESIDENTE - Chi è d'accordo per la soppressione?

VOTAZIONE
FAVOREVOLI - 1
CONTRARI -14
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Votiamo complessivamente l'articolo come proposto.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI - 14
ASTENUTI - 4

PRESIDENTE - Art. 7. Prego consigliere Tondo.

CONSIGLIERE TONDO - Se noi approviamo questo articolo avremo un'organizzazione dell'ambito territoriale a tre teste. Una è l'ufficio di coordinamento istituzionale con il Presidente che ha una funzione strategica di direzione in senso generale, poi abbiamo l'ufficio per il piano, ma soprattutto in questo sistema a tre teste viene fuori che il Comune capofila praticamente assomma in sé tutte le funzioni gestionali. E questo è costituzionalmente inaccettabile, perché soltanto se i Comuni avessero deliberatamente affidato al Comune di Nardò la funzione di istituire l'ufficio per il piano in quel caso ci sarebbe stata una coerenza. Avendo, invece, istituito l'ufficio Comune per il piano, noi abbiamo fatto un'opzione diversa da quella che viene disegnata da questo articolo. Io chiedo la soppressione dell'Art. 7.

PRESIDENTE - Chi è d'accordo sulla soppressione?

VOTAZIONE
FAVOREVOLI - 1
CONTRARI -13
ASTENUTI -4

PRESIDENTE - Votiamo per l'Art. 7.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -14
CONTRARI - 1
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 8.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -14
ASTENUTI - 4

PRESIDENTE - Per l'Art. 9.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 10.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -14
ASTENUTI - 4

PRESIDENTE - Art. 11.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -13
ASTENUTI - 4

PRESIDENTE - Art. 12.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -14
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 13.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -13
ASTENUTI - 4

PRESIDENTE - Art. 14.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -14
ASTENUTI - 4

PRESIDENTE - Art. 15.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -14
ASTENUTI -4

PRESIDENTE - Art. 16.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 17.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI - 3

PRESIDENTE - Art. 18.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI -3

PRESIDENTE - Art. 19.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -14
ASTENUTI - 4

PRESIDENTE - Art. 20.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -15
ASTENUTI -3

PRESIDENTE - Si vota complessivamente la proposta di convenzione.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -12
ASTENUTI - 6

PRESIDENTE - Per l'immediata esecutività.

VOTAZIONE
FAVOREVOLI -12
ASTENUTI - 6

- Deliberazione del Consiglio -

L'Assessore alle Politiche Sociali Dr.ssa Maria Giovanna Calò effettua la relazione introduttiva e chiede l'approvazione della sotto riportata proposta di deliberazione.


Premesso che la Legge n. 328 del 08.11.2000 "Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali " in particolare all'art.19 prevede la realizzazione di Piani Sociali di Zona, indicandone tra l'altro obiettivi strategici, priorità di intervento, articolazioni organizzative, servizi e risorse finanziarie, unitamente alle modalità attuative per garantire l'integrazione effettiva di servizi e prestazioni;
Vista la Legge Regionale n. 19 del 10.07.2006 "Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia";
Visto il Piano Regionale delle Politiche Sociali per il secondo triennio di programmazione sociale approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1875 del 13.10.2009 e pubblicato sul BURP n. 167 del 26.10.2009;
Vista la Deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 08/07/2005 e successivo atto di proroga n. 79 del 02/12/2008 del C.S., con cui tra l'altro è stato approvato lo schema di Convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi inerenti il precedente Piano di Zona 2005/2007;
Preso atto che
- il Piano Sociale di Zona per il triennio 2010/2012, in fase di elaborazione a seguito di un ampio percorso di concertazione e progettazione partecipata in corso con gli attori sociali e istituzionali del territorio, è finalizzato all'assunzione di impegni puntuali di carattere organizzativo, finanziario e gestionale, in ordine al sistema di servizi socio/assistenziali e socio/sanitari, per la realizzazione di quanto contenuto nel predetto Piano;
- la Convenzione è ritenuta, tra le forme giuridiche, lo strumento più idoneo per continuare nell'esperienza della gestione associata delle funzioni e dei servizi;
- che il Coordinamento Istituzionale con proprio atto n. 08 del 17 dicembre 2009 ha deliberato di proporre ai Consigli dei Comuni dell'Ambito per l'approvazione l'allegato schema di Convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio/assistenziali;
Visto lo schema di Convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio/assistenziali allegata al presente atto per farne parte integrante e sostanziale;
Ritenuto opportuno procedere all'approvazione;
DELIBERA
Per le motivazioni di cui in narrativa e che si intendono integralmente riportate:
- di approvare lo schema di Convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio/assistenziali, inerenti il Piano Sociale di Zona 2010/2012 dell'Ambito di Nardò, allegata al presente atto per farne parte integrante e sostanziale;

- di demandare al Dirigente del Settore Servizi Socio - Assistenziali l'adozione di tutti i provvedimenti consequenziali al presente atto.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Udita la relazione introduttiva dell'assessore alle Politiche Sociali Dr.ssa Maria Giovanna Calò;

Entrano i Consiglieri Chiriatti e Alemannno - presenti 20 - assenti 1 (Cons.Viva);

Udita l'ampia discussione nel corso della quale prendono la parola i Consiglieri sigg. Esposito Cosimo,Tondo Antonio,Nestola Pietro, Ruberti Maria Rosaria,De Lorenzi Giovanni,Nestola Fernando, l'assessore Maria Giovanna Calò e il Sindaco Giuseppe Rosafio i cui interventi pur omessi dal corpo della presente risultano integralmente riportati nel verbale della odierna seduta ed al quale verbale si fa espresso rinvio;
Esce il Cons. Pando- presenti 19 - assenti 2(Viva e Pando);

Dato atto che sulla proposta sono stati acquisiti i pareri ex art.49 T.U.267/2000;

Procede, su richiesta del Cons. Antonio Tondo, alla votazione su ogni singolo articolo dell'allegata convenzione;

Si vota articolo per articolo per alzata di mano;
Le votazioni su ogni articolo danno l'esito accanto segnato:

Esce il Cons. De Lorenzi - presenti 18 - assenti 3(Viva, Pando e De Lorenzi);

art.1 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);
art.2 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);

art.3- Il Cons. Tondo propone la soppressione dell'ultimo comma dell'art. 3;
- si vota sulla proposta del Cons. Tondo:
favorevoli 1(Tondo) - astenuti 5(Valentino,Alemanno,Esposito,Ruberti, Nestola F.)- contrari 12;
- si vota sull'approvazione dell'articolo 3 nel testo proposto:
favorevoli 12 - astenuti 6(Valentino,Alemanno,Esposito,Ruberti,Nestola F., Tondo);

art.4 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);
art.5 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);

art.6 - Il Cons. Tondo propone la soppressione dell'ultimo comma dell'art. 6;
- si vota sulla proposta del Cons. Tondo:
favorevoli 1(Tondo) - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito)- contrari 14;
- si vota sull'approvazione dell'articolo nel testo proposto:
favorevoli 14 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);

art.7 - Il Cons. Tondo propone la soppressione dell'art. 7;
- si vota sulla proposta del Cons. Tondo:
favorevoli1(Tondo) - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Ruberti)- contrari 13;
- si vota sull'approvazione dell'articolo 7:
favorevoli 14 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito)- contrari 1(Tondo);

art.8 - favorevoli 14 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);
art.9 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);
art.10 - favorevoli 14 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);

Esce il Cons. Castrignanò - presenti 17 - assenti 4 (Viva,Pando,De
Lorenzi,Castrignanò);

art.11 - favorevoli 13 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);
art.12 - favorevoli 14 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);
art.13 - favorevoli 13 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);

Entra il Cons. Castrignanò - presenti 18 - assenti 3 (Viva,Pando,De Lorenzi);

art.14 - favorevoli 14 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);
art.15 - favorevoli 14 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);
art.16 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);
art.17 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);
art.18 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);
art.19 - favorevoli 14 - astenuti 4(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo);
art.20 - favorevoli 15 - astenuti 3(Valentino,Alemanno,Esposito);

Si vota sulla Convenzione nella sua interezza:

n.12 voti favorevoli, n. 6 astenuti(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo,Nestola F., Ruberti) espressi in forma palese da n. 18 Consiglieri presenti e n.12 votanti;

DELIBERA
- di approvare lo schema di Convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio/assistenziali, inerenti il Piano Sociale di Zona 2010/2012 dell'Ambito di Nardò, allegata al presente atto per farne parte integrante e sostanziale;

- di demandare al Dirigente del Settore Servizi Socio - Assistenziali l'adozione di tutti i provvedimenti consequenziali al presente atto.

Con n.12 voti favorevoli, n. 6 astenuti(Valentino,Alemanno,Esposito,Tondo,Nestola F., Ruberti) espressi in forma palese da n. 18 Consiglieri presenti e n.12 votanti;
DELIBERA
Rendere il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art.134, comma 4, del decreto legislativo 18/08/2000, n. 267.


PUNTO 3 O.D.G.

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottopone all'esame del Consiglio il punto n.03 dell'ordine del giorno ad oggetto: Delibera Commissario Straordinario n.122/2009"Ampliamento Cimitero Comunale - Approvazione progetto preliminare generale e 1° Lotto"- Controdeduzioni osservazioni e Approvazione variante urbanistica.
.

SINDACO - Solo per chiarire l'oggetto del deliberato di questo punto all'ordine del giorno. Tutti conosciamo il percorso di questo atto odierno, nel senso che la passata amministrazione aveva predisposto gli atti per l'ampliamento del cimitero. Ampliamento approvato con deliberazione del commissario straordinario 122 del 26 maggio 2009. Voi sapete che l'iter è l'approvazione prima di una variante urbanistica quale questa è. Poi si attendono le osservazioni previa pubblicazione della stessa approvazione della variante e successivamente si accolgono e si respingono le osservazioni degli interessati all'esproprio e poi si adotta in maniera definitiva la variante. Oggi dobbiamo semplicemente adottare, in seguito alle pervenute osservazioni e al fatto che la circostanza che l'ufficio ha respinto le due uniche osservazioni pervenute, non ritenendole supportate da elementi da prendere in considerazione, per cui le abbiamo respinte e chiediamo oggi al Consiglio comunale all'unanimità di approvare questo punto all'ordine del giorno.

PRESIDENTE - Prego consigliere Esposito.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Io so bene che l'approvazione del progetto sarà compito della Giunta, però non credo che il Consiglio non debba entrare nel merito del progetto oggi, visto che si tratta di una cosa così rilevante e destinata a incidere sulle tasche dei cittadini o per lo meno di quelli che chiederanno di fruire dei servizi. Perché noi oggi dovremmo limitarci a una seconda lettura in sede urbanistica, quindi approvare la variante dando atto del lavoro fatto dall'ufficio e respingere le due osservazioni. Però io, leggendo le carte, ho visto che ci sono delle modifiche sul quadro economico, quindi è cambiato qualcosa o avete intenzione di cambiare qualcosa rispetto al progetto così come il commissario l'aveva approvato. Ripeto, questa è prerogativa della Giunta, però a livello di indirizzo il Consiglio comunale credo che possa e debba esprimersi.
Io parto da lontano. Io metto in discussione l'utilità e la necessità dell'ampliamento così come è stato progettato. Io non so se l'ufficio che ha avuto la possibilità di avere il quadro esatto della situazione, cioè la consistenza attuale del patrimonio immobiliare del Comune nel cimitero. Quanti loculi sono nel cimitero di proprietà comunale, quindi dati in concessione ai privati? Quanti locali sono, invece, non di proprietà privata, ma a concessione a lunga scadenza. Quanti sono occupati e quanti sono liberi per poter programmare un intervento che non sia sovradimensionato? Io ho l'impressione che l'intervento che è stato approvato dal commissario sia un intervento sovradimensionato rispetto alle effettive esigenze cimiteriali di Copertino. Non possiamo far diventare il cimitero di Copertino una metropoli nella metropoli. È una logica perversa questa. Io capisco, per esserci stato dentro, che la mancanza di risorse porta a limitare l'intervento diretto del Comune e quindi caricare sulle spalle dei privati creando attese, ma a questa procedura bisogna mettere termine perché porta inevitabilmente alla costruzione di loculi che vengono tesaurizzati, vengono tenuti di riserva per le future circostanze, ma non vengono impiegati quando servono. Noi abbiamo loculi costruiti più di dieci anni fa che sono ancora vuoti. Questa logica porta inevitabilmente a crescere del bisogno e all'ampliamento a dismisura dell'area cimiteriale.
Se questo modo prima poteva essere concepito per le cappelle gentilizie... Una volta costruite, è chiaro, vengono riempite man mano che quella famiglia... Aver trasferito questa logica anche alle stecche di loculi è perverso. Le stecche di loculi secondo me dovrebbero essere di proprietà comunale e dovrebbero essere inumate secondo l'ordine di decesso con la rotazione ventennale, perché la legge prescrive che dopo 20 anni se la salma non ha compiuto il processo di mineralizzazione venga estumulato e sottoposto a tre mesi di inumazione in campo aperto. Questo significa la possibilità di limitare le aree cimiteriali ovviamente garantendo alle famiglie la possibilità di avere ancora un punto di riferimento quale può essere l'ossario. Nel nostro cimitero abbiamo salme tumulate 80 anni fa che occupano ancora un loculo. E questo noi non ce lo possiamo permettere, perché sennò significa ogni cinque, sei anni procedere all'ampliamento del cimitero.
La cosa più urgente è creare la possibilità per la costruzione di ulteriori stecche di lotti. A questo credo che miri il subcomparto uno dell'attuale progetto. Ave

  • Data di pubblicazione: 24.02.10
  • Numero: 1
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