Approvazione verbale della seduta Consiliare del 14.09.2010.

Scheda di dettaglio

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda dopo la trattazione dell’o.d.g. integrativo, sottoporre all’esame del Consiglio il punto n.01 dell’ordine del giorno ad oggetto: “Approvazione verbale della seduta consiliare del 14.09.2010”, ed invita il Consiglio ad esprimersi per l’approvazione del verbale della seduta consiliare svoltasi in data 14.09.2010;

Non essendoci interventi in merito il C.C. passa alla votazione su invito del Presidente.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto il verbale della seduta consiliare del 14 settembre 2010, comprendenti le delibere CC dal n.30 al n.38, che si allega al presente atto;

Ritenuto dover approvare detto verbale consiliare dandolo per letto;

Visto il parere favorevole, allegato al presente atto, espresso dal responsabile del servizio in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell’art.49 del decreto legislativo n.267 del 18.8.2000;

Con n.15 voti favorevoli, n.1 astenuto (Cons, Verdesca), espressi in forma palese da n.16 Consiglieri presenti e n. 15 Consiglieri votanti;


D E L I B E R A



Di approvare l’allegato verbale della seduta consiliare del 14 settembre 2010, comprendenti le delibere CC dal n.30 al n.38, che si allega al presente atto.























COMUNE DI COPERTINO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 14 SETTEMBRE 2010

(Si ascolta l’Inno Nazionale)

Alle ore 18,30 il Segretario procede all’appello : presenti n.18 Consiglieri – assenti n. 3 Consiglieri (Trinchera, Pando e Ruberti).

CONSIGLIERE ALEMANNO – Volevo fare una richiesta, che il Consiglio comunale osservasse un minuto di silenzio per due grandi uomini: Don Antonio Delle Donne, che ha costituito un grande esempio morale, che è stato caratterizzato da una forte passione civile e che è stato guida per tante generazioni; e per il Sindaco Angelo Vassallo che ha combattuto per difendere la sua terra e per ripristinare la legalità in una zona in cui, purtroppo, rispetto alle istituzioni, dominano i poteri criminali.

(si osserva un minuto di silenzio)

- Entra il Cons. Ruberti: presenti 19 – assenti n.2 (Trinchera,Pando)

PRESIDENTE – Prego consigliere Nestola.

CONSIGLIERE NESTOLA – Solo una richiesta. Mi sono pervenute diverse telefonate da persone ammalate preoccupate di non ascoltare la funzione della novela questa sera. Io pregherei il Consiglio se è possibile, tramite la radio, di poter… Avete già pensato? Mi fa piacere perché ho avuto diverse telefonate.

PRESIDENTE – Il Presidente con la radio termina alle 19,30.

CONSIGLIERE NESTOLA – Grazie.

PRESIDENTE – C’è una comunicazione, distribuiamo una pronuncia trasmessa dalla Corte dei Conti riferita al consuntivo 2008.
Prego consigliere Tondo.

CONSIGLIERE TONDO – Onestamente mi aspettavo, e spero che al prossimo Consiglio comunale la cosa avvenga, un’informazione su quanto è avvenuto alla società Multiservizi, in particolare sul ripristino del vecchio Consiglio di amministrazione con l’amministratore delegato e quindi sarebbe doveroso informare il Consiglio sulle ragioni che avrebbero spinto il Sindaco a operare quella scelta, dopo che in Consiglio comunale abbiamo approvato anche la riforma dello Statuto, in maniera tale che si capisca bene questa società che è partecipata totalmente dal Comune in quale direzione stia andando. Soprattutto vorrei che emergesse l’attività gestionale degli ultimi mesi per capire cosa sta succedendo nel campo della raccolta, della pulizia e dell’igiene della città.
Ho la sensazione che questo ripristino di Consiglio di amministrazione e di amministratore delegato sia soltanto una “pezza” a posteriori che non ha nulla di strategico, non definisce una prospettiva, ma è soltanto un tamponamento momentaneo di situazioni di emergenza che non va bene.
Io penso che ci debba essere questa informazione al Consiglio comunale insieme alla necessità di capire in quale direzione stiamo andando, dal momento che la questione dei rifiuti e del costo della raccolta, dello smaltimento sta diventando pesantissimo per le famiglie e le piccole aziende della nostra città.
Io penso che il Sindaco debba essere preoccupato di questo perché l’aumento di questi costi e della tariffa a carico dei cittadini sta raggiungendo livelli insopportabili. Non vorremmo che la situazione gestionale peggiorasse ancora di più determinando la necessità di ulteriore aggravio della tariffa dopo il più 18% operato dal commissario, il 29–30% dall’attuale Giunta. Sarebbe veramente un’ulteriore beffa quella di registrare un aumento dei costi.
Ritengo indispensabile un dibattito su questo, soprattutto su questo inspiegabile ripiegamento e recupero del Consiglio di amministrazione. Io ricordo che il Sindaco ha fatto una campagna elettorale su questo argomento, accusando la vecchia Giunta e coloro che collaboravano, e rimango veramente esterrefatto da questo recupero che onestamente non so a quale logica reale risponde. Io non sto esprimendo giudizi sulle persone coinvolte in questo recupero, sto esprimendo una valutazione politica sulla scelta del Sindaco di attuare questo recupero che ritengo veramente inspiegabile.

SINDACO – Io colgo volentieri con piacere questo invito, nel senso che in questa sede do solo alcune notizie riservandomi di meglio relazionare su tutto. Su questo punto io condivido l’impostazione data dal consigliere Tondo.
Preannuncio che è fino al 4 novembre, è solo temporaneo questo provvedimento che dovrebbe servire a guardarci intorno e a meglio proiettare un nostro progetto che sta allo studio di questa amministrazione. Per cui io forse ritengo necessario un Consiglio comunale quasi monotematico.

PUNTO 1 O.D.G.

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottoporre all’esame del Consiglio il punto n.01 dell’ordine del giorno ad oggetto: “Approvazione verbale della seduta consiliare del 14.09.2010”, ed invita il Consiglio ad approvarli dandoli per letti.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto il verbale della seduta consiliare precedente, svoltasi in data 01 luglio 2010 comprendenti le delibere CC dal n.22 al n.29, che si allega al presente atto;

Ritenuto dover approvare detto verbale consiliare dandolo per letto;

Visto il parere favorevole, allegato al presente atto, espresso dal responsabile del servizio in ordine alla regolarità tecnica, ai sensi dell’art.49 del decreto legislativo n.267 del 18.8.2000;

Con n.18 voti favorevoli, n. 1 astenuto (Cons. Inguscio), espressi in forma palese da n.19 Consiglieri presenti e n. 18 Consiglieri votanti;

D E L I B E R A

Di approvare l’allegato verbale della seduta consiliare precedente, svoltasi in data 01 luglio 2010 comprendenti le delibere CC dal n.22 al n.29.


PUNTO 2 O.D.G.
Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottopone all’esame del Consiglio il punto n.02 dell’ordine del giorno ad oggetto: “Presa d’atto Piano Sociale di Zona 2010/2012 Ambito n. 3 Nardò”.

PRESIDENTE – Prego Sindaco.

SINDACO – L’assessore è impegnata in un convegno molto importante e mi ha incaricato di leggere la relazione che lei ha predisposto. È impegnata in un convegno organizzato dall’associazione Donne Insieme su un progetto finalizzato al recupero dei giovani nelle famiglie. Mi ha chiesto se poteva essere assente questa sera, io ho detto che era opportuno e necessario, fermo restando che il piano di zona è agli atti.
Io leggo la relazione che l’assessore che ha seguito per l’amministrazione il percorso ha lasciato agli atti: (Legge documento agli atti).

PRESIDENTE – Prego consigliere Tondo.

CONSIGLIERE TONDO – Io non ho questa relazione.

PRESIDENTE – L’avrebbe letta l’assessore.

SINDACO – È l’intervento nel Consiglio comunale dell’assessore che ho letto io. Quello che importa è che i consiglieri hanno avuto la copia del piano di zona.

SEGRETARIO – Comunque possiamo fare la copia.

CONSIGLIERE TONDO – C’è il parere finanziario sul programma?

SINDACO – Non siamo noi competenti, Tonio.

PRESIDENTE – Io credo che non ci sia bisogno, sennò ci sarebbe stato.

CONSIGLIERE TONDO – Ritenete così? Va bene.

SINDACO – Non è che riteniamo, è certo che non c’è bisogno.

PRESIDENTE – Prego consigliere De Lorenzi.

CONSIGLIERE DE LORENZI – Io intervengo per un chiarimento. Non entro nel merito del piano di zona, però mi preoccupa una cosa. Voglio avere certezza che il cofinanziamento che il Comune di Copertino aspetta di 170.000 euro, questo è stato messo in bilancio o comunque c’è la volontà di metterlo a disposizione del piano di zona.

PRESIDENTE – Nel bilancio credo che sia.

CONSIGLIERE DE LORENZI – A me risulta che non ci sia e gli unici due Comuni che non sono apposto con il pagamento è il Comune di Copertino e il Comune di Seclì. A questo punto stiamo parlando di che cosa se non siamo nelle condizioni di cofinanziare. La collega mi diceva che si rischiava il commissariamento. Questo è il dato importante. Commissariamento dell’ambito, non del Comune.

SEGRETARIO – C’è uno stanziamento di 100.000 euro all’anno per tre anni.

CONSIGLIERE DE LORENZI – All’ambito non sono mai arrivati questi soldi.

SEGRETARIO – Questo è un problema diverso. Questo stanziamento di 100.000 attiene parte al piano di zona già scaduto e parte a questo piano di zona. Come è successo per tutti gli anni se occorrono delle integrazioni si faranno, però la posta iniziale… Poi se sono stati o meno emessi mandati io in questo momento non glielo so dire, potremo essere più precisi domani.

CONSIGLIERE DE LORENZI – Le posso dire con certezza che i mandati non sono stati emessi, tanto che a giorni dovrebbe arrivare una diffida.

SEGRETARIO – Tenga conto che molti Comuni, come Copertino, hanno problemi relativi al patto di stabilità che tengo a ricordare incide anche sulla cassa, quindi a volte i pagamenti vengono un po’ dilazionati perché sennò si rischia di uscire fuori dal patto.

CONSIGLIERE DE LORENZI – Io volevo certezze sulla posta.

SEGRETARIO – Se volete uscire dal patto diamo indicazioni agli uffici, fanno tutti i mandati in giornata.

CONSIGLIERE DE LORENZI – Io sto solo chiedendo se le somme sono disponibili per la copertura di questo cofinanziamento. E basta.

SEGRETARIO – Sono disponibili. Sono previsti nel bilancio pluriennale.

CONSIGLIERE RUBERTI – Io volevo fare una considerazione che ho già ripreso nel passato Consiglio comunale quando abbiamo affrontato il tema del piano di zona. Io leggo nella minuta di deliberazione che avete preparato questo: preso atto che il piano sociale di zona per il triennio 2010 – 2012 elaborato a seguito di un ampio percorso di concertazione e progettazione partecipata con gli attori sociali e istituzionali del territorio, è finalizzato all’assunzione di impegni puntuali etc. etc..
Io avevo sollecitato la volta scorsa l’assessore ad attivarsi ad un percorso di concertazione. Questo percorso non c’è stato mai. Mi dispiace che lei oggi sia assente, però noi ci aspettavamo comunque un coinvolgimento. Questo non è avvenuto e mi dispiace, perché noi questa sera andiamo a riprendere il piano di zona senza aver fatto un passaggio. Avremmo gradito che l’assessore ce ne parlasse in maniera più approfondita.
È vero che è stato discusso a Nardò. Tra l’altro non c’è stata neanche la bontà di passare un attimo in commissione l’argomento. Mi sembra al quanto poco…

PRESIDENTE – Prego consigliere Esposito.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Quanto alla mancata concertazione lamentata dalla signora Ruberti, questo lo sapevamo, perché se vi ricordate nel Consiglio comunale di dicembre era già finito. Siccome il Sindaco ci garantì che si sarebbe riaperto, non si è riaperto un bel niente, ma questo si sapeva.
Per quanto riguarda la relazione finanziaria, il parere, non lo so se c’è. Io credo che sia necessario. È vero che noi ci limitiamo a prendere atto, ma c’è un impegno di contribuire con 325.000 euro. Nel momento in cui si prende questo impegno il parere di regolarità contabile ci vuole. Una volta preso atto l’ufficio è già abilitato a emettere i mandati.

CONSIGLIERE TONDO – Dottoressa, questo è un dovere degli uffici, non una concessione. Lei deve garantire la correttezza istituzionale, giuridica e contabile, perché dopo c’è un altro provvedimento. Lei non sta garantendo la regolarità contabile, perché il parere finanziario ci vuole sempre sugli atti.

SEGRETARIO – Io posso anche esprimerlo il parere finanziario.

CONSIGLIERE TONDO – L’ufficio deve farlo.

SEGRETARIO – In questo momento il responsabile non c’è, lo sostituisco lei.

CONSIGLIERE TONDO – Allora lo faccia lei.

SEGRETARIO – Non c’è problema.

CONSIGLIERE TONDO – Ma prima doveva farlo. Qua c’è la Corte dei Conti che scrive. Io alla Corte dei Conti non voglio andare. La regolarità contabile non è un fatto formale, ma giuridico.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Se vi regolate, lo ritiriamo e lo facciamo alla fine del Consiglio. Nel frattempo viene stilato il parere di regolarità contabile. Non lo so se ci sono scadenze per la presa d’atto del piano. Se ci sono bisogna turarsi il caso e…

SEGRETARIO – Io non ho difficoltà a esprimere il parere perché gli stanziamenti ci sono.

PRESIDENTE – Prendiamo atto che la Segretaria ha espresso il parere contabile.

CONSIGLIERE ESPOSITO – La relazione dell’assessore che il Sindaco ha letto non è quello che avrei voluto sentire. Il piano è bellissimo, io ho dato uno sguardo prima del Consiglio. Nonostante la nostra assenza nel periodo in cui è stato preparato è un piano fatto bene. Però quanto di quei singoli progetti cadrà su Copertino. Qui ci vuole il massimo impegno dell’assessore. Sono tutte cose belle, ma io ho paura che prendano altre strade, che gli stanziamenti sostanziali previsti dal piano prendano strade dei Comuni più attrezzati, più presenti, già presenti nella fase della concertazione. Nardò fa la parte la leone, ma si sapeva. Nel momento in cui gli si dà l’incarico di Comune capofila di sede dell’ufficio del piano… solo per le spese di gestione dell’ufficio del piano c’è uno stanziamento di 200.000 euro.
Tonio accennava a una eventualità che non è tanto remota, cioè quella di una rimodulazione dei finanziamenti regionali a seguito dei tagli previsti dal Governo centrale. Per cui rischia di essere un libro dei sogni nel momento in cui non ci sarà il corrispettivo per farvi fronte.

CONSIGLIERE RUBERTI – Mi faccio portavoce al Sindaco di questo, in questi giorni l’ufficio di piano di Nardò sta inviando alle famiglie interessate l’integrazione della documentazione. Io la prego di istituire un ufficio presso i servizi sociali qui a Copertino per evitare che le persone si rechino fino a Nardò. Uno sportello che raccolga la documentazione in modo che la inoltri alla sede di piano. Devono presentarli entro il 30 di settembre. Siccome si parla di famiglie che all’interno hanno un disagio, facciamo di tutto perché questo non venga aggravato.

CONSIGLIERE TONDO – Io sono contrario perché manca il parere finanziario dell’ufficio. Questa è la correttezza contabile di un’amministrazione rispettabile. Mi dispiace che il Consiglio comunale non prenda atto di questo.

PRESIDENTE – Si passa alla votazione

L’Assessore alle Politiche Sociali Dr.ssa Maria Giovanna Calò presenta al Consiglio Comunale la seguente proposta di deliberazione avente ad oggetto: “Presa d’atto Piano Sociale di Zona 2010/2012 Ambito n. 3 Nardò”.

Premesso che la Legge n. 328 del 08/11/2000 “Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” in particolare all’art. 19 prevede la realizzazione di Piani Sociali di Zona, indicandone tra l’altro obiettivi strategici, priorità di intervento, articolazioni organizzative, servizi e risorse finanziarie, unitamente alle modalità attuative per garantire l’integrazione effettiva di servizi e prestazioni;

Richiamata la Legge Regionale n. 19 del 10/07/2006 “Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli ominidi Puglia” e relativo regolamento esecutivo n. 4/2007;

Richiamato il Piano Regionale delle Politiche Sociali per il secondo triennio di programmazione approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 1875 del 13/10/2009 e pubblicato sul BURP n. 167 del 26/10/2009;

Preso atto che il Piano Sociale di Zona per il triennio 2010/2012, elaborato a seguito di un ampio percorso di concertazione e progettazione partecipata con gli attori sociali e istituzionali del territorio, è finalizzato all’assunzione di impegni puntuali di carattere organizzativo, progettuale, finanziario e gestionale, in ordine al sistema di servizi socio/assistenziali e socio/sanitari, per la realizzazione di quanto contenuto nel predetto Piano;

Visto il Piano Sociale di Zona 2010/2012, elaborato dall’Ufficio di Piano e contenente il quadro generale delle azioni progettuali e degli interventi previsti dalla programmazione sociale dell’Ambito n. 3 di Nardò ASL LE (comprendente i Comuni: Nardò-capofila, Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo, Seclì) per il prossimo triennio;

Vista la deliberazione di Coordinamento Istituzionale n. 3 del 02/02/2010, relativa all’adozione della proposta di Piano Sociale di Zona 2010/2012;

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale di Nardò (Comune capofila) n. 15 del 17/02/2010, relativa all’adozione della proposta di Piano Sociale di Zona 2010/2012;

Considerato che il suddetto Piano Sociale di Zona 2010/2012 è stato approvato in sede di Conferenza dei Servizi in data 24/02/2010;

Vista la successiva deliberazione di Coordinamento Istituzionale n. 5 del 13/05/2010, relativa alla presa d’atto del Piano Sociale di Zona 2010/2012 nella sua stesura definitiva come modificato a seguito delle prescrizioni poste dalla Regione Puglia in sede di conferenza dei servizi;

Ritenuto opportuno pertanto, dopo adeguata condivisione delle proposte progettuali, procedere alla presa d’atto del Piano Sociale di Zona 2010/2012 e relativi allegati;

Visto il D. Lgs. N. 267/2000;

Visto lo Statuto Comunale;
DELIBERA

Per quanto in premessa espresso:
Prendere atto del Piano Sociale di Zona 2010/2012 dell’Ambito n. 3 di Nardò ASL LE (comprendente i Comuni: Nardò-capofila, Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo, Seclì) e relativi allegati, compresi i Regolamenti ivi riportati, Piano allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale.

IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista la sopra riportata proposta di deliberazione;

Udita la lettura fatta dal Sindaco della relazione, agli atti, dell’Assessore alle Politiche Sociali Dr.sa Maria Giovanna Calò assente per ragioni della sua carica;
Uditi gli interventi dei Consiglieri, Tondo, De Lorenzi, Ruberti, Esposito, che se pur omessi dal corpo della presente delibera risultano integralmente riportati nel verbale della odierna seduta ed al quale verbale si fa espresso rinvio;
Udita la dichiarazione di voto contrario del Cons. Tondo in quanto manca il parere contabile;
Udito il Presidente del Consiglio che dà atto che la Segretaria ha espresso il parere contabile;
Dato atto che sulla stessa sono stati acquisiti i pareri ex art. 49 D.Lvo 267/2000;
Con n. 19 voti favorevoli, n.1 voto contrario (Cons. Tondo) , espressi in forma palese da n. 20 Consiglieri Comunali presenti e votanti;
D E L I B E R A
Di approvare la sopra riportata proposta di deliberazione;

PUNTO 3 O.D.G.

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottopone all’esame del Consiglio il punto n.3 dell’ordine del giorno ad oggetto: “Delibera C.C. n. 44 del 5 agosto 2005 recante: ”Regolamento Parco Protetto Festa Patronale San Giuseppe da Copertino. Adozione”. Parziale modifica”.

PRESIDENTE – Prego il Presidente della commissione.

CONSIGLIERE BONUSO – Buonasera a tutti. In qualità di Presidente della commissione regolamenti presentiamo oggi la parziale modifica di una delibera comunale del 5 agosto 2005, con verbale n. 44, nella quale viene istituito il cosiddetto parco protetto della festa patronale Giuseppe da Copertino e relativo regolamento, atto non solo alla valorizzazione e promozione della manifestazione a esso legata, ma anche alla definizione degli spazi pubblici, del loro utilizzo e della costituzione di aree funzionali predefinite. Con lo stesso regolamento viene istituito il comitato festa quale organo di gestione del predetto parco, al quale vengono attribuite delle competenze che vanno dalla riscossione di denari e anche competenze in ambito di regime autorizzativo. Proprio questi ultimi due punti nelle varie edizioni della festa hanno rappresentato delle criticità di carattere in particolare amministrativo in quanto un organo terzo quale può essere il comitato non poteva essere preposto alla riscossione diretta di denaro e per quanto riguarda le autorizzazioni non poteva essere riconosciuto quale organo preposto alle autorizzazioni dell’occupazione di spazio pubblico.
La commissione ha ritenuto opportuno portare a revisione questo regolamento, andando a revisionare questi due punti nell’Art. 4 e nell’Art. 5 del regolamento. In particolare l’Art. 4 prevedeva le entrate e l’Art. 5 il regime autorizzativo. Non so se avete copia del vecchio regolamento. L’Art. 4 intitolato “entrate” partiva con il comma numero 1: costituiscono entrate del comitato da destinare al conseguimento dei fini istituzionali le oblazioni della cittadinanza, i contributi degli enti pubblici, le oblazioni delle imprese commerciali, i proventi delle sanzioni derivanti dall’inosservanza delle norme regolamentari, ogni altro provento acquisito in relazione all’attività del parco, proventi per l’occupazione di fiere e mercato.
Il 2 e il 3 erano punti procedurali. Art. 5, regime autorizzativo, al comma 1 si diceva: su tutto il territorio del parco le attività previsto sono sottoposte all’autorizzazione del comitato. Al fine di creare un impianto giuridico che potesse reggere alla gestione del parco si è ritenuto modificare questi due articoli. All’Art. 4 la commissione ha proposto e ha condiviso questa proposta fatta attraverso la concertazione sia con gli organi interessati di Polizia e sia i rappresentanti del comitato stesso di portare questa variazione: l’Art. 4 è da intendere soppresso in quanto tutte le autorizzazioni, tutte le entrate della gestione del parco non possono essere gestite dal comitato in quanto organo terzo in quanto il Comune è dotato di una agenzia preposta alla riscossione dei tributi minori. Agenzia con il quale bando ingloba tutti i 365 giorni all’anno, quindi non ha la finestra che esenta i giorni della festa, pertanto ha autorità a riscuotere quanto previsto.
Con l’Art. 5 è stato ripristinato quello che la commissione ha definito quale iter ordinario, cioè andare a fare la domanda preposta per l’utilizzo dello spazio pubblico presso gli uffici comunali. Una volta ottenuta l’autorizzazione si può procedere a quanto il comitato festa organizza. Queste modifiche sono a carattere parziale in quanto la commissione prende l’impegno di poter portare a compimento un regolamento più sostanzioso, vista la mole del lavoro che c’è da fare sia per garantire la sicurezza della festa, sia per andare a rivedere tutte le modifiche sulla base delle leggi regionali, nazionali e locali affinché si creasse un impianto regolatorio un po’ più corposo e attuale.
Le modifiche apportate sono a carattere parziale, in attesa di creare un regolamento un po’ più corposo.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Io vorrei due chiarimenti. Io vorrei sapere che rapporti ci sono, perché il comitato feste patronali, che noi abbiamo incaricato di gestire il parco protetto, non è emanazione del Comune, quindi è un organo terzo. Lì ci sono norme del diritto canonico, è una emanazione della parrocchia, quindi noi prendiamo atto di quello che la comunità ecclesiale approva e lo consideriamo interlocutore del Comune per quanto riguarda la gestione del parco protetto.
Il discorso dei proventi, questa è una cosa annosa. Tutti quelli che hanno amministrato sono sempre stati sulle spine. Sapete chi sono stati i personaggi tipici di Copertino che hanno gestito questo settore con metodi non sempre ortodossi. Io mi domando e dico: è giusto correggere l’errore fatto a suo tempo nel momento in cui è stata affidata la gestione della Tosap al comitato parco protetto? Continuerà a introitare queste somme secondo il tariffario previsto l’azienda incaricata di gestire questo servizio. Rimane il problema della quota di gestione del Comune che potrebbe con un atto deliberativo girare al comitato feste la quota di quei tre giorni di sua pertinenza. Il problema l’abbiamo messo apposto sul piano formale. Sul posto sostanziale il comitato feste continuerà a chiedere il posteggio? La domanda non è priva di senso. Il marocchino che viene con il tappetino deve pagare la Tosap? Passerà dalla Gestor e prenderà la tariffa. Il comitato avrà nulla da dire a questa persona? Lo potrà cacciare?

SINDACO – La collocazione è demandata al Comitato festa.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Però non vorrei che sotto questa cosa… Attenzione, perché se noi queste cose veniamo ufficialmente a conoscerle questa si chiama estorsione.

CONSIGLIERE INGUSCIO – Io non voglio prendere le difese del comitato festa, però le accuse che sono state mosse dal professore Esposito mi sembrano esagerate.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Ma lei dove vive, consigliere?

CONSIGLIERE INGUSCIO - Io vivo a Copertino e non penso che il comitato festa ha chiesto mai tangenti! Io non faccio il passaggio a ritroso, però noi parliamo del comitato festa di quest’anno, che gestisce quest’anno.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Parliamo del comitato festa in astratto.

CONSIGLIERE INGUSCIO - Io non parlo in astratto. Io parlo delle persone che gestiscono il comitato festa di quest’anno.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Avvocato, i regolamenti hanno carattere generale e astratto.

CONSIGLIERE INGUSCIO – Lei sta muovendo delle accuse molto molto pesanti nei confronti delle persone. Il comitato è fatto da persone, non è un comitato astratto. Non possiamo trasferire il passato al presente, professore! Non può gettare ombre. Lei sta muovendo delle accuse precise e sta gettando ombre anche sul comitato che sta gestendo quest’anno.
Presidente, queste accuse non devono essere consentite in un Consiglio comunale. Soprattutto se non ci sono prove.

PRESIDENTE – Si assume le responsabilità di quello che dice.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Io chiedo che venga messo a verbale che io non ho mosso accusa di alcun genere all’attuale comitato.

CONSIGLIERE INGUSCIO – Ombre ne sono state gettate, e parecchie.

CONSIGLIERE BONUSO – Ai fini di un chiarimento, fa piacere che ci sia sensibilità sull’argomento. Il comitato festa rimane organo riconosciuto per l’organizzazione degli spazi che il regolamento lascia ancora in vita. Come collocazione il comitato è l’unico organo che si prende… Il regolamento, proprio perché la festa è di tutti, è nato con l’intento di salvaguardare sia l’operato del comitato. Allo stesso tempo anche la parte amministrativa va salvaguardata come parte di responsabilità.

PRESIDENTE – Prego consigliere Nestola.

CONSIGLIERE NESTOLA – Io proporrei, consigliere Bonuso, di poter inserire anche un monitoraggio per il discorso degli spazi. Io condivido quello che ha detto il professore Esposito. Non ce l’ha con questo comitato, ma con i comitati.
È chiaro che si ha la planimetria dei posti e comunque può essere monitorata a vantaggio dell’amministrazione e del comitato, qualunque esso sia, ci mancherebbe altro.

PRESIDENTE – Passiamo alla votazione.

Il Sindaco presenta al Consiglio Comunale la seguente proposta di deliberazione avente ad oggetto:
“Delibera C.C. n. 44 del 5 agosto 2005 recante: ”Regolamento Parco Protetto Festa Patronale San Giuseppe da Copertino. Adozione”. Parziale modifica”.

Premesso che:
Con delibera C.C. 44 del 5 agosto 2005 fu approvato, tra l’altro, il Regolamento Parco Protetto Festa Patronale San Giuseppe da Copertino con il quale veniva approvata la delimitazione del “parco Festa” di cui alla legge regionale n. 5/2005 e approvato un regolamento di organizzazione e funzionamento del Parco suddetto;

Visto l’ art. 3 del predetto regolamento che prevede l’istituzione del Comitato per la gestione del Parco Festa, cui sono demandate tutte le funzioni organizzative della festa stessa;

Visti gli artt. 4 e 5 del predetto regolamento che recanti rispettivamente “Entrate” e “Regime autorizzativo ” che demandano al Comitato Festa alcune attività proprie dell’Ente, che non possono essere delegate a soggetti privati, salvo che siano in possesso di particolari requisiti previsti dalla legge;

Ritenuto dover parzialmente modificare i predetti articoli;

Dato atto che sull’argomento si è espressa la commissione consiliare “affari istituzionali – risorse umane e gestione amministrativa” in data 16 luglio u.s.;

Visto il testo dell’art. 4 comma 1 che qui si riporta:
“Costituiscono entrate del Comitato da destinare al conseguimento di fini istituzionali
a) Le oblazioni della cittadinanza;
b) I contributi degli Enti Pubblici;
c) Le oblazioni delle imprese Commerciali
d) I proventi delle sanzioni derivanti da inosservanza delle norme regolamentari
e) Ogni altro provento acquisito in relazione all’attività del Parco
f) Proventi per l’occupazione di fiera e mercato

Considerato che le entrate di cui alle lettere d) ed f) rispettivamente:
“I proventi delle sanzioni derivanti da inosservanza delle norme regolamentari” e i “Proventi per l’occupazione di fiera e mercato” costituiscono entrate indifferenziate del bilancio;

Ritenuto, pertanto, di sopprimere le lettere d) e f) del comma 1 dell’art. 4 del regolamento;

Ritenuto di specificare la lettera e) ”Ogni altro provento acquisito in relazione all’attività del Parco” aggiungendo le parole “con esclusione dei proventi per sanzioni derivanti da inosservanza delle norme regolamentari e per l’occupazione di fiera e mercato”

Visto il testo dell’art. 5 che qui si riporta:
1. Su tutto il territorio del Parco le attività previste sono sottoposte all’autorizzazione del Comitato;
2. Le occupazioni di suolo pubblico nell’ambito del Parco sono considerate di particolare interesse pubblico e aventi finalità istituzionali ai sensi dell’art. 63, c. 2 lett. e), D. Lgs. 446/1997 e come tali esenti dal canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche,
3. Le autorizzazioni di qualunque genere, anche di occupazione del suolo pubblico, sono gratuite ad eccezione dei bolli ove dovuti;
4. Il rilascio delle autorizzazioni è subordinato al possesso dei requisiti da parte del richiedente e delle relative autorizzazioni amministrative.
5. L’autorizzazione è rilasciata sul competente modello contenente la domanda e l’autorizzazione.
6. sono vietati in tutte le zone: il parcheggio di autoveicoli; il transito di autoveicoli che non sia autorizzato per ragioni di servizio dal Comitato.

Considerato che:
-le autorizzazioni amministrative non possono essere rilasciate da soggetti privati (comma 1);
-le occupazioni di suolo pubblico in questo Comune, sono assoggettate a tassa e non a canone e il vigente regolamento sulla tassa di occupazione di suolo pubblico non prevede gratuità per le occupazioni in occasioni di fiere e mercati (commi 2 e 3);
-il transito di autoveicoli all’interno del parco può essere autorizzato esclusivamente dagli appartenenti al corpo di P.M. ovvero ad altre forze di polizia (comma 6);

Ritenuto, pertanto, di sopprimere i commi n. 2 e 3 dell’art. 5 del regolamento;

di sostituire i commi 1 e 6 dell’art. 5 del regolamento come segue:
comma 1 “Su tutto il territorio del Parco le attività previste sono sottoposte all’autorizzazione degli Uffici Comunali competenti”;
comma 6 “ Sono vietati in tutte le zone: il parcheggio di autoveicoli; il transito di autoveicoli che non sia autorizzato per ragioni di servizio dal personale del corpo della P.M. ovvero da altre Forze dell’Ordine.

Tutto ciò premesso;

Vista la delibera C.C. 44 del 5 agosto 2005;
Vista la legge regionale n. 5/2005
Visto il D. L.gso 446/1997;
Visto il Regolamento di contabilità;

D E L I B E R A

La premessa è parte integrante del presente deliberato;

Di modificare gli art. 4, 1° comma e 5, commi 1, 2, 3, 6 del regolamento recante:”Regolamento Comunale Istitutivo Del Parco Protetto Per Le Festività In Onore Del Santo Patrono”, come di seguito:
Art. 4 - Entrate
Primo comma
“Costituiscono entrate del Comitato da destinare al conseguimento di fini istituzionali
a) Le oblazioni della cittadinanza;
b) I contributi degli Enti Pubblici;
c) Le oblazioni delle imprese Commerciali
d) Ogni altro provento acquisito in relazione all’attività del Parco con esclusione dei proventi per sanzioni derivanti da inosservanza delle norme regolamentari e per l’occupazione di fiera e mercato”.
Confermare il restante testo dell’art. 4.

Art. 5 “Regime autorizzativo ”
1. Su tutto il territorio del Parco le attività previste sono sottoposte all’autorizzazione del Uffici Comunali competenti;
2. Il rilascio delle autorizzazioni è subordinato al possesso dei requisiti da parte del richiedente e delle relative autorizzazioni amministrative.
3. L’autorizzazione è rilasciata sul competente modello contenente la domanda e l’autorizzazione.
4. Sono vietati in tutte le zone: il parcheggio di autoveicoli; il transito di autoveicoli che non sia autorizzato per ragioni di servizio dal personale del corpo della P.M. ovvero da altre Forze dell’Ordine.

Di confermare gli altri articoli del regolamento;

Di comunicare il presente regolamento così modificato al Comitato Festa;

Di proporre l’immediata eseguibilità della presente delibera.
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IL CONSIGLIO COMUNALE

Vista la sopra riportata proposta di deliberazione;
Dato atto che sulla stessa sono stati espressi i pareri di cui all’art. 49 del D. L.gvo 267/2000;

Vista la delibera C.C. 44 del 5 agosto 2005;
Vista la legge regionale n. 5/2005
Visto il D. L.gso 446/1997;
Visto il Regolamento di contabilità;

Udita la relazione introduttiva del Cons. Bonuso Tommaso Presidente della Commissione Consiliare “Affari Istituzionali, Risorse Umane e Gestione Amministrativa”;
Udita la discussione nel corso della quale prendono la parola i Consiglieri Bonuso, Esposito, Inguscio, Nestola F. i cui interventi pur omessi dal corpo della presente risultano integralmente riportati nel verbale della odierna seduta ed al quale verbale si fa espresso rinvio;

Con n. 19 voti favorevoli espressi in forma palese da n. 19 Consiglieri Comunali presenti e votanti;

D E L I B E R A

Di approvare la sopra riportata proposta di deliberazione;

Con separata votazione e con n. 19 voti favorevoli espressi in forma palese da n. 19 Consiglieri Comunali presenti e votanti;


D E L I B E R A

Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del decreto legislativo 18/08/2000, n. 267.


PUNTO 4 O.D.G.

Il Presidente del Consiglio Cosimo Frisenda sottopone all’esame del Consiglio il punto n.04 dell’ordine del giorno ad oggetto: “istituzione del servizio di trasporto pubblico locale. approvazione piano di esercizio”.

PRESIDENTE – Prego assessore.

ASSESSORE LEO – Questa sera siamo chiamati a approvare il piano di esercizio per l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico locale. L’Art. 5 della legge regionale n. 18 del 31 Ottobre 2002 prevede per i Comuni che hanno una popolazione superiore a 15.000 abitanti l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico locale, che è riconosciuto e classificato tra i servizi minimi. Il Comune di Copertino il 27 novembre ultimo scorso ha presentato un progetto, ha redatto un piano che prevedeva l’istituzione di questo servizio di trasporto pubblico locale. La Regione Puglia con la delibera n. 865 del 23 maggio 2010 ha riconosciuto un contributo pari a 56.700 euro annui calcolati sulla base di 45.000 chilometri da effettuare al costo chilometrico di 1,26 euro. È una novità questo, nel senso che comunque il Comune di Copertino già sollecitato con delibera l’8 marzo 1995 n. 2001 tra quelli con l’obbligo di redarre un piano urbano del traffico al fine di risolvere i problemi causati dalla congestione del traffico veicolare.
Questa sera noi siamo chiamati a approvare il piano di esercizio per istituire il servizio di trasporto pubblico locale. Ribadisco che l’onere per il Comune di Copertino è a costo zero. A noi verranno riconosciuti 56.700 Euro annui per un servizio di 9 anni e noi usufruiremo di questo servizio. Questo avrà un molteplice aspetto che è quello sia di svogliare la gente, prendere i mezzi e congestionare il traffico, sia anche quello di dare la possibilità alle classi meno abbienti di utilizzare i mezzi pubblici.
Poi la Giunta regionale prevedeva per l’utente finale il costo di 70 centesimi a corsa, mentre con una delibera regionale ultima, il 6 agosto, la n. 1882, è stato modificato e è stato portato da 70 centesimi a 80. Questo sarà il costo dell’utente finale e il Comune di Copertino avrà un costo pari a zero. Ci chiede questa sera a questa assise di esprimere un parere favorevole per l’istituzione di questo servizio di trasporto pubblico locale.

PRESIDENTE – Prego consigliere Esposito.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Intanto, caro assessore, non si tratta di una novità, ma di una riedizione di qualcosa che è stata croce e delizia e spine di tante amministrazioni. E il consigliere Nestola ne sa qualche cosa. Io ho molte perplessità perché ho paura che qui non si sappia bene quello che si dice e che si scrive. Quando si parla di piano di esercizio di un’impresa c’è una tabella in cui ci sono costi e ricavi. Dice che è a costo zero per il Comune, ma come minimo c’è l’Iva a carico del bilancio comunale.

ASSESSORE LEO – Ma che recuperiamo.

CONSIGLIERE ESPOSITO – 5.670 euro. È una partita di giro, ma è una spesa che va prevista in bilancio. Voi pensate che si possa fare questo servizio con 56.700 euro?
Io ho guardato di fretta le carte, sono previste sei corse al giorno. Le quattro corse del mattino prevedono l’impegno di due mezzi e di due autisti. Quelle del pomeriggio un mezzo e un autista. Sono almeno due mezzi e almeno tre autisti. 56.000 Euro non bastano per pagare un autista. Con che cosa si pensa di fronteggiare la spesa? O vogliamo caricarci un’altra piaga sul bilancio comunale, tipo quelle che abbiamo ereditato dalle gloriose amministrazioni del passato e che poi doverosamente abbiamo dovuto tagliare perché giravano vuoti? Quanti utenti si pensa che pagheranno il biglietto, visto che si dice pure che saranno previste agevolazioni per particolari fasce? Quanti biglietti si prevede di incassare? Questo faceva parte del piano di esercizio. 1,26 euro a chilometro basta a mala pena per il carburante. Pensiamoci bene.
Io voterò contro non perché non sia convinto della necessità di questo servizio. Io avrei puntato più sulle piste ciclabili per vedere di disintossicare il traffico. Immaginate quando la corriera rimarrà imbottigliata in Via Carmiano, in Vià Nardò, in Via Grottella. Io penso che il traffico lo ingolferemo di più, però la cosa che mi preoccupa è questa, non c’è nessuna certezza dal punto di vista finanziario. Il contributo regionale sarà una goccia nei costi dell’esercizio. Costi che dovevano essere evidenziati nel piano di esercizio, altrimenti stiamo parlando di aria fritta.

PRESIDENTE – Prego consigliere De Lorenzi.

CONSIGLIERE DE LORENZI – Già in commissione questi problemi erano stati sollevati. Oggi approviamo un piano di esercizio che onestamente non so se considerarlo tale, tenuto conto che mancano i costi reali. Stiamo partendo da un finanziamento di 50.000 euro.
Bisogna obbligatoriamente imputare tutti i costi reali. Costo del personale, costo dell’usura dei mezzi, il costo del consumo di gasolio. In commissione fu detto che era volontà di questa amministrazione esternalizzare il servizio. Ma voi pensate realmente di poter esternalizzare un servizio con 50.000 euro? Mi sembra paradossale. È paradossale proprio perché nessuno si è preoccupato realmente di capire quale è il costo del servizio per questi 4.000 chilometri che bisogna coprire. È vero, la Regione ha riconosciuto queste somme, però non penso che nessuna amministrazione avrebbe previsto qualcosa del genere, cioè di pensare di esternalizzare un servizio partendo da un finanziamento tot. Qualcuno dovrebbe dimostrare che i costi del servizio sono pari pari quelli del finanziamento.
Parlare di 80 centesimi a biglietto… Se c’è la volontà di esternalizzare il servizio… In commissione abbiamo parlato di questo. Allora, a questo punto, se il servizio non deve essere esternalizzato con quali mezzi lo facciamo questo servizio?

(Interventi fuori microfono)

CONSIGLIERE DE LORENZI – Mimì, ma di che cosa stiamo parlando? Comunque o esternalizzare o appalto concorso, cambia la forma ma siamo lì. E voi pensate che con 50.000 euro potete fare un bando concorso? Ma di che cosa stiamo parlando? Oltre tutto, se ci fosse questa volontà, prescindendo da tutte le osservazioni che ha fatto il professore Esposito, l’amministrazione adesso ritiene… perché i tempi sono cambiati. Ma che almeno avesse avuto l’accortezza di presentare conti precisi. Se deve andare a fare l’appalto concorso qualcuno mi deve dire il personale che fine andrà a fare.

SINDACO – Il problema rimane, ma è poco pericoloso. Non stiamo portando all’esterno niente, si tratta di affidare un servizio all’esterno, la gara può andare deserta perché nessuno ha convenienza a farla. Prima di incamminarci in un’operazione inutile, approfondiamolo. Questo è? O no?

CONSIGLIERE DE LORENZI – Sono d’accordo con lei, ma questi problemi in commissione sono stati posti. C’è il collega Pietro Nestola.

SINDACO - Io sto facendo le stesse osservazioni.

CONSIGLIERE DE LORENZI – Non capisco questa fretta. Io sto facendo delle ipotesi.

SINDACO – Io vorrei che fossimo chiari. Il problema esiste, va approfondito, però cominciare a allarmare la gente dicendo che noi ci carichiamo di un carrozzone no. Il rischio quale è? 56.000 euro cosa possono garantire come servizio esterno? Il Comune non rischia niente, può rischiare un percorso di inutilità dell’atto. Non è che è un carrozzone inutile, diventerebbe un atto inutile, nel senso che prima di andare a impelagarci in questa attività supportiamo come approfondimento. Questo io lo accolgo, però non creiamo vero allarme, personale in più, carrozzoni, perché la gente sennò non capisce. E’ possibile parlare in questi termini? Secondo me è vero. Allora diciamo: caro Consiglio, probabilmente questo vostro piccolo sogno è irrealizzabile perché non è sufficiente quell’importo per garantire neanche 3 chilometri. Così colgo l’osservazione, diversamente no.

PRESIDENTE – Teniamo presente che l’euro e 20 al chilometro è dato da quelli che sono i prezzi di mercato.

CONSIGLIERE ESPOSITO - Ma è un contributo della Regione.

PRESIDENTE – No, con l’euro e 20 si prende l’onere di coprire i costi. Per 45.000 chilometri sono i 55.000 euro. Poi dopo è normale che può darsi che non ci sia la convenienza di partecipare.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Resta il fatto che oggi manca un piano di esercizio, cioè previsioni di costi e previsione di entrate, quindi non si può approvare.

ASSESSORE LEO – Questa è una sorta di cofinanziamento. C’è stata una conferenza dei servizi alla Regione. L’unico paese a cui è stato riconosciuto un contributo di 56.700 euro annui è stato il nostro. La richiesta nostra era un’altra. Noi in qualità di amministrazione era più alta, per coprire tutto il territorio nelle varie fasce orarie della giornata, quindi consentire un servizio completo. Perché ora dobbiamo vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Il Comune di Copertino nel piano di esercizio non avrà nessun costo. Noi non possiamo fasciare la testa prima di romperla. Noi siamo tenuti come amministrazione a fare un bando a chi se la aggiudicherà. È chiaro che sarà premura della ditta che appalterà questo servizio a stare attenta a recuperare altri soldi. È normale che noi come amministrazione comunale saremo anche attenti a destinare qualche altra somma nel tessuto sociale per le classi meno abbienti. Questo è un servizio che possiamo fare dopo.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Noi siamo stati chiamati a approvare il piano di esercizio che fa parte del bando. Se non calcoli quanti utenti possono usufruire del servizio…

ASSESSORE LEO – E come fai? Non c’è uno storico.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Ma piano di esercizio significa questo. Non possiamo approvare quello che non c’è.

CONSIGLIERE CHIRIATTI – Viste le difficoltà che sono emerse propongo il rinvio o il ritiro del punto. Approfondiamo in commissione.

CONSIGLIERE BONUSO – Legittime le perplessità da parte della minoranza, però io vorrei ricordare un’esperienza che io definisco un’iniziativa pilota che c’è stata qualche tempo fa sul dubbio se ci potesse essere utenza o meno del servizio. Durante il periodo della pasquetta, con grande scetticismo da parte di tutti, fu fatto un sondaggio nelle chiese per chiedere quanta gente potesse usufruire di un servizio ipotetico di trasporto. A grande sorpresa a questo sondaggio ci furono migliaia di adesioni. Il frutto di questa iniziativa quale è? Il paese ha bisogno di servizi perché siamo un paese che cammina con le macchine e non si è vista mai forma di trasporto o di altri servizi vari. Se continuiamo con l’andazzo che ogni volta facciamo il processo alle intenzioni non si fa niente. Intanto questo è stato riconosciuto dalla Regione, l’unico paese nella provincia di Lecce. Poi sta all’abilità degli amministratori mettere su un impianto che regga a dare questo servizio. L’amministrazione si prende il compito di fare questo, ma non che si stoppa un finanziamento regionale con un progetto riconosciuto e lo si manda indietro.

CONSIGLIERE TONDO – Io sono d’accordo con il collega Chiriatti, però dobbiamo intenderci sui termini e sul significato delle parole. Il piano di esercizio in realtà è il piano operativo che viene fuori dal progetto industriale. Il piano di esercizio è quello della STP che dice: ho tante macchine che girano, tante fermate, tanti sono i costi. È la messa in opera di una progettazione industriale di tipo analitico. In realtà quello che manca qui non è il piano esecutivo, che è l’ultimo anello del procedimento. Quello che manca qui è la domanda. Io non ho capito in questa delibera chi la propone. C’è un nome e cognome di una struttura tecnica?
Io leggo e vedo che nessuno propone questa delibera. È arrivata in Consiglio comunale così, come un foglio volante, e io non capisco quale è il procedimento che abbia seguito. Non dice nulla qua. Dice: regolarità tecnica, parere, data, responsabilità del settore, e non c’è nulla. Alla seconda pagine dice: l’assessore Tommaso Leo… Ma qui non è un problema politico, il procedimento è tecnico.
Mi spiego subito. Caro assessore, innanzitutto queste due macchine che devono girare che tipo di macchine sono? Pulmini, pullman di 20 posti? Primo. Secondo, queste macchine sono attrezzate per far salire i portatori di handicap, i disabili, gli anziani. Se arriviamo in commissione per discutere dobbiamo capire. Terzo, gestire queste macchine quanto costa? Se ho capito bene questi soldi non vengono dal fondo dei trasporti. Non è che Copertino improvvisamente è entrato tra i Comuni della Puglia che usufruiscono del fondo trasporti. Probabilmente saranno dei contributi concordati con l’associazione regionale dell’Anci per quei Comuni che vogliono gestire servizi non assistiti dal fondo trasporti.
Il Governo Berlusconi ha tagliato in maniera massiccia i trasferimenti alle Regioni e le Regioni saranno costretto a tagliare, a ridurre notevolmente le quote di contributo per le città come Lecce che ha una sua municipalizzata che fa il trasporto. In questo caso ritengo che il Comune di Copertino abbia preso questo contributo e dice: io ho questi soldi, li metto a disposizione di un operatore privato che vuole fare il servizio pubblico. Ho capito bene? Cioè, noi diamo un contributo alla gestione di questo servizio, però le caratteristiche di questo servizio le deve stabilire il Comune. Questo è il punto.
Quante fermate deve avere questo servizio? Chi deve realizzarle? Che costo comporta? Non dopo, prima. Qua dice che non comporta costi. Assessore, non devi dire mai che è a costo zero. Non esistono delibere a costo zero. Gli atti deliberativi non sono mai a costo zero. Rischieremo di trovarci dei costi da riconoscere a posteriori. E non è una cosa giusta, perché attrezzare un servizio di questo genere significa predisporre anche un’infrastruttura, cioè le pensiline, perché se piove la gente deve stare al coperto; l’area di fermata, il cartellino con gli orari. Tutte queste cose qui le deve fornire qualcuno, oppure ritenete che debba essere il privato a mettere tutte queste cose? Se ritenete questo allora non ne parliamo proprio, è meglio se la gara non la facciamo proprio. È chiaro che se voi volete far circolare queste macchine dobbiamo rivedere anche il traffico. Dobbiamo fare come Lecce? Che fa questa bella roba con il filobus, poi arriva un direttore di esercizio e dice: no, scusate, perché camminino quelle macchine c’è bisogno di delimitare molte zone e impedire che ci sia il traffico”, perché solo così possiamo indurre le persone a salire sul mezzo pubblico e non utilizzare l’auto che arriva anche in Piazza del Popolo. Oggi un cittadino che abita in estrema periferia può arrivare in Piazza del Popolo e piazzare la macchina. Non possiamo fare queste cose perché se vogliamo far passare il mezzo pubblico da piazza del popolo e dobbiamo sperare che ci sia gente che sale sul mezzo pubblico, dobbiamo imporre e dire che in Piazza del Popolo non si deve entrare.
Allora, quello che voglio dire è che manca il costo dell’infrastruttura, il costo del traffico, cioè una direttiva che modifichi il piano del traffico e le caratteristiche e i costi relativi… Io non ritengo che ci debba essere un piano industriale analitico, perché tutto sommato con un contributo di queste genere noi non possiamo fornire un piano industriale analitico, però almeno due esperti li volete su questa cosa? Volete dire a un ingegnere che sappia di queste cose: per favore, preparaci un piccolo piano sulla base del quale fare la gara d’appalto. Io ritengo che bisogna riportare sulle gambe questo discorso e le gambe sono quelle che ho tentato di enucleare e indicare nel mio intervento.

PRESIDENTE – Prego consigliere De Lorenzi.

CONSIGLIERE DE LORENZI – Lungi da me dal voler creare un bubbone su questa cosa, però ho fatto quella affermazione in quanto in commissione tutti questi problemi erano emersi. Li abbiamo un po’ sollevati tutti, sia opposizione che maggioranza. È chiaro che arrivando a questo punto un consigliere di opposizione naturalmente cerca di andare oltre. Dove si vuole parare? È per questo che io ho voluto capire quello che si voleva fare. L’opposizione non è che sta qui a dire no, ad avere retro pensieri, ma quando questa si fa passare come una proposta seria, in cui si prendono 56.000 euro che la Regione finanzia, si dividono per tot chilometri e si dice “partiamo”, mi sembra che stiamo fuori da ogni logica. E non solo politica, ma soprattutto economico finanziaria. Io avrei capito se qualcuno fosse venuto in Consiglio comunale con una proposta concreta, oppure in fase di bilancio ci fosse stata una previsione di spesa in funzione di questo discorso. Vi rendete conto che oggi si vuole soltanto accaparrare i 56.000 euro per poi andare verso un’incognita totale, senza sapere quello che succede? Lei giustamente dice che nel periodo della festa della Grottella avete fatto un sondaggio. Bene, perché non l’avete fatto anche in questa occasione, ma dicendo al cittadino: vedi che l’amministrazione ha in mente di istituire il servizio bus navetta o bus urbano al costo di tot, quanta gente è disponibile? Si inizia in forma capotica e da qui si arriva in Consiglio comunale per approvare che cosa? Questo non l’abbiamo capito.

CONSIGLIERE VALENTINO – Mi sia consentita una battuta. Mi sembra un caso più unico che raro il fatto di dissentire su di un finanziamento regionale. Siamo, secondo quanto detto dall’assessore al ramo, l’unico paese del sud Salento a avere avuto disposizione di 56.000 euro. Lo so che sono briciole, collega Tondo, e che non serviranno per espletare un servizio così costoso. Se posso dire la mia, io credo che sia già tanto che il nostro Comune abbia avuto tale disponibilità finanziaria. Premesso che il piano di gestione e il piano di esercizio spetterebbe comunque all’azienda affidataria di tale esercizio, io credo che quanto portato questa sera in Consiglio comunale sia più che sufficiente.
Sono giustissime le osservazioni che ho ascoltato. 50.000 Euro non potrebbero mai essere così sufficienti per espletare un servizio così complicato e complesso. Poi sono d’accorso sul rinvio. Anzi, vorrei sapere, è prevista una data?

ASSESSORE LEO – Non è che da sprovveduto l’ho fatto io il piano del trasporto pubblico locale, mi sono affidato all’ingegnere Mangia della provincia di Lecce che ringrazio pubblicamente per la fattiva collaborazione. Lui è un esperto nella materia.

CONSIGLIERE VALENTINO – Concludo dicendo che spetta all’amministrazione saper gestire questa opportunità.

ASSESSORE LEO – Entro il 31 dicembre noi dobbiamo comunicare alla Regione la ditta che ha vinto in bando di gara.

PRESIDENTE – È un bando europeo.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Noi non possiamo imbarcarci in un’operazione destinata a essere vanificata. Un bando europeo quanto costa? Ti ricordi quanto ci costò quello dello Sciarpo? 135 milioni.
Io ho detto che non sono contrario all’iniziativa. Consigliere Valentino, tu dici che il piano di esercizio lo deve fare l’azienda. E siamo d’accordo. Come facciamo noi stasera a approvare un piano di esercizio? L’oggetto della delibera l’avete capito? Dice: approvazione piano di esercizio. Che cosa approviamo?

CONSIGLIERE BONUSO – Mi sembra di capire che qua è più un problema procedurale. Se lei mi dice che non è contrario all’iniziativa, professore, sta apprezzando il progetto. Però se si sofferma al titolo posso dire che è un problema procedurale, si cambia l’oggetto e si va avanti.

SINDACO – Io cogliendo quello che è emerso dal dibattito mi rendo conto che le volontà vengono male interpretate e l’atto ha degli oggetti un po’ diversi. Assessore, si tratta di istituzione del servizio trasporto pubblico locale. Toglierei questa seconda parte nell’intestazione e toglierei anche nella parte del deliberato: di approvare il piano di trasporto pubblico secondo molto riportato nel piano della planimetria. Punto. Questo ci consente che una volta istituito abbiamo il tempo, abbiamo fatto la cornice, adesso mettiamoci a studiare e lavoriamo perché non si perda il finanziamento. Così l’approverei, senza neanche rinviarlo. Correggiamo l’intestazione, togliamo questa parte del deliberato, tutto finalizzato a dire che noi interpretando quanto detto dalla Regione. Il piano di esercizio va approfondito, ha ragione il consigliere Tondo e il consigliere Esposito.
Io toglierei il secondo capoverso all’oggetto e alla delibera toglierei di approvare il piano di trasporto pubblico locale secondo quanto riportato nell’allegata planimetria. Basta.

ASSESSORE LEO – Correggere anche il costo del titolo di viaggio, anziché 70, 80.

SINDACO – Questa è la cornice, non stiamo deliberando niente, poi sarà la commissione a approfondire l’argomento. Se ci conviene andiamo avanti, sennò no.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Quarto capoverso, dice: 5.670 per Iva a carico del bilancio comunale trova copertura sui fondi dell’intervento del bilancio C.M.. Cosa vuol dire?

ASSESSORE MAZZOTTA – Codice meccanografico, dovrebbe essere.

CONSIGLIERE ESPOSITO – E che significa? Ci vuole il numero.

SINDACO – Quello fa parte della legge regionale, non possiamo modificarla, rimarrà comunque così.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Un’altra cosa. Le spese per la gara europea sono state previste?

SINDACO – Ma adesso ci limitiamo solo a approvare il piano.

CONSIGLIERE ESPOSITO – Ma noi sappiamo già che l’approvazione del piano comporterà una spesa.

SINDACO - Io direi di dotarci di questa deliberazione in modo che poi abbiamo lo strumento per approfondirlo.

CONSIGLIERE CHIRIATTI – Presidente, dopo aver ascoltato i chiarimenti del Sindaco ritiro la proposta fatta precedentemente, fermo restando di approvarlo così come ha suggerito il Sindaco.

SINDACO – Per non rischiare di perdere il finanziamento dotiamoci di uno strumento. L’approvazione del piano possiamo farla stasera? Poi vediamo come e che percorso fare. È possibile fare

  • Data di pubblicazione: 15.10.10
  • Numero: 40
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