Evangelista Menga

Periodo: XV-XVI sec.

Le notizie intorno a questo personaggio sono scarse e approssimative. Tuttavia di Evangelista Menga possiamo affermare che fu originario di Francavilla, dove nacque intorno al 1480 e morì presumibilmente lontano dalla sua patria dopo il 1571. La sua permanenza a Copertino è attestata da alcuni documenti notarili. In uno di questi, datato 24 febbraio 1560, rogato da notar Antonio Russo nella chiesa di Casole, Evangelista costituì la dote matrimoniale (600 ducati) di una sua nipote, Porzia Menga (figlia del suo unico figlio Avolio) che sposò Angelo Perruccio di Leverano. All'atto è anche presente la moglie del Menga, Maria Coco, anch'ella di Francavilla. Come pure di Francavilla risulta essere suo nipote Sigismondo che sposò la francavillese Ottavia Calefato da cui nacque Evangelista juonior. A Francavilla, tra l'altro, Evangelista Menga possedeva un terreno. Possessione che si ricava da un altro atto notarile di Antonio Russo del 1567 col quale permuta questo terreno con altro immobile di sua madre Alfonsina. Nella stesura dei capitoli matrimoniali della nipote Porzia, Evangelista è presente. Non lo era, invece, durante quello dei fratelli di Porzia (Laura, Camilla, Sigismondo) in quanto, probabilmente impegnato a fortificare altrove città e dimore castellane. Evangelista Menga, architetto dell'imperatore Carlo V, dovette prestare la sua opera a Mola, a Barletta, a Copertino. Ma Evangelista fu soprattutto a Malta in un periodo particolarmente burrascoso per l'area mediterranea a causa della continua minaccia della flottiglia di Maometto II. Il suo impegno in quest'isola, infatti, è provato dall'inoppugnabile documento ripropostoci dal Bosio nella sua "Istoria della Sacra Religione el Ill.ma Milizia di S. Giovanni Gerosolimitano". Illustrando l'assedio di Malta l'autore riferisce appunto, che il gran Maestro dell'ordine di Cavalieri di Malta assegnò al Menga un vitalizio di trecento scudi "vita sua durante pei lunghi anni di servizio e per essersi tanto segnalato durante l'assedio".

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