Adriano Preite

Periodo: XVIII sec.

Figlio di Giuseppe e Grazia Fanale nacque a Copertino il 18 ottobre 1724. Sposato con Maria Schiavella ebbe un figlio, Gabriele, e la gioia di cinque nipoti: Isacco, Angelina, Achille, Beatrice e Giuseppe. Morì, il 23 marzo 1804 nella propria casa in contrada S. Vito. Architetto - costruttore lavorò in molti luoghi della provincia con una speciale predilezione per la zona jonica Gallipoli - Nardò - Copertino - Avetrana. Per la prima volta lo troviamo a Gallipoli dove nel 1747 ricostruisce l'atrio scoperto del seminario mentre per il Capitolo locale, insieme al fratello Tommaso ricostruisce due palazzetti. Nel 1747 è a Galatone dove ricostruisce le case di Domenico Prastaro. Torna più volte a Gallipoli dove lo si incontra fino al 1780 avendo già realizzato diverse residenze urbane come lo splendido palazzo Doxi e, probabilmente anche il palazzo Romito nel quale è evidente la lezione di Emanuele Manieri e Felice De Palma. Esteso, ma non sempre documentale è il suo impegno nel campo dell'edilizia rurale; suo è l'edificio denominato "masseria Pàcciana" dal possente prospetto tripartito. Dopo il terremoto del 1743 Adriano Preite è a Nardò dove ritorna in più occasioni per costruire edifici privati e dove ricostruirà la guglia dell'Immacolata nella pubblica piazza. Nell'entroterra salentino realizzò diverse residenze tra cui la famosa Villa Taverna. Probabilmente completò la Parrocchiale di Diso dopo che un incidente di cantiere avvenuto nel 1768 era morto Salvatore, suo congiunto. L'anno dopo si recò a Galatone per ricostruire il chiostro del convento dei Domenicani e, qualche anno dopo, per lo stesso ordine lavorò a Nardò. Nel 1781, completerà la Matrice di Tricase su disegni del De Palma. Dal 1783 cominciò la ricostruzione della Parrocchiale di Soleto e nel 1790 quella di Sternatia innalzandovi il campanile. Uno degli ultimi impegni dovette essere l'Ospizio dei pellegrini di Galatone che costruì nel 1797. A Copertino Adriano Preite realizzò il santuario di San Giuseppe da Copertino (1754-58) a pianta centrale con la facciata concava. A Galatina fu presente nel 1766 e per circa un ventennio dove tra l'altro costruì il palazzo Colafilippi. Fu anche a Francavilla per la costruzione di palazzo Bottoni e a Oria per quello dei Carissimo dove, forse, incontrò l'architetto martanese Pasquale Margoleo. Adriano fu uno del clan dei Preite che si distinse maggiormente. Difatti, ai primi del '700 erano già attivi Ortensio, Lucagiovanni e Oronzo Preite ai quali si devono diverse costruzioni del centro storico di Copertino.

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